Ulteriori dati relativi al mercato di Roma:

Valore e Composizione dello Stock:
  • Valore complessivo: alla fine del 2023, lo stock di immobili di lusso a Roma ha raggiunto un valore di circa 4,49 miliardi di euro, posizionandosi al secondo posto in Italia dopo Milano;
  • Percentuale dell’offerta: questo stock rappresenta l’8% dell’offerta totale del mercato immobiliare di lusso in Italia;
  • Tipologia di immobili: gli appartamenti dominano il mercato degli immobili di lusso a Roma, costituendo l’87% dell’offerta, mentre le abitazioni indipendenti sono in minoranza.

Trend dello Stock:
  • Trend decrescente: lo stock totale, il suo valore complessivo e la superficie totale hanno mostrato un trend in continua decrescita dal 2019 al 2023, con solo deboli segnali di ripresa nei primi semestri del 2021, 2022 e 2023;
  • Diminuzione complessiva: dal 2019 alla fine del 2023, lo stock è diminuito del -27%, il valore economico è calato del -29% e la superficie totale ha subito una riduzione del -28%.

Domanda:
  • Crescita della domanda: la domanda complessiva di immobili di lusso a Roma è aumentata costantemente, raggiungendo un picco dell’826% nella prima metà del 2021, rispetto all’inizio del 2019;
  • Rallentamento e stabilizzazione: dopo il picco, la crescita ha rallentato, chiudendo il 2023 con un +36% rispetto al 2019 e un +10% rispetto all’anno precedente;
  • Domanda media: la variazione percentuale della domanda media rispetto ai valori del 2019 è aumentata del +33%;
  • Peso nazionale: la quota di mercato degli immobili di lusso di Roma, rispetto al totale nazionale, si è mantenuta intorno al 27% fino a giugno 2021, scendendo al 23% tra la fine del 2021 e la fine del 2022, per poi risalire al 25% alla fine del 2023.

Tempi di Permanenza:
  • Vendite concluse: alla fine del 2023, il tempo medio di permanenza online degli immobili venduti con successo è stato di 3,6 mesi, in netta diminuzione rispetto ai 6,5 mesi del 2019;
  • Invenduto: anche i tempi di permanenza degli immobili invenduti hanno mostrato una riduzione, passando da 10,3 mesi nel 2019 a 8,3 mesi alla fine del 2023.