Secondo l’analisi effettuata da Immobiliare.it Insights, in Italia la ricerca di case da acquistare è aumentata di quasi il +16% nel primo semestre del 2024.
Questo andamento è stato rilevato anche nei prezzi richiesti per le abitazioni in vendita sul portale, che sono aumentati di oltre il +5% nello stesso periodo.
Con un prezzo medio al metro quadro, nelle grandi città, che ha superato i 3.400 euro ed è stato poco al di sotto di 1.900 euro nei centri minori.
Tuttavia, sono i canoni di affitto a registrare l’incremento più significativo nei grandi e piccoli centri, con una crescita di oltre il +7%.
Al contrario, l’interesse per le locazioni è diminuito di oltre il +6% nelle grandi città, pur rimanendo in positivo (+3,3%) nei comuni più piccoli, una tendenza confermata anche nell’ultimo trimestre.
Per affittare un immobile nelle città con più di 250.000 abitanti, quindi, il costo medio ha superato i 18 euro/m2, mentre nelle città più piccole il canone richiesto è stato di poco inferiore a 11 euro al metro quadro.
Le compravendite
Nella prima metà del 2024, tutti i principali indicatori del mercato hanno mostrato valori in aumento.
Offerta in aumento:
Lo stock disponibile segna l’incremento più consistente, con una crescita del +21,7%, seppur a velocità diverse nelle varie aree del Paese.
Le aree che hanno registrato i maggiori incrementi sono le Isole (+48,3%), il Sud (+47,2%) e il Centro (+24,4%), mentre il Nord ha fatto segnare valori più contenuti, attestandosi sia a Ovest che a Est tra il +10% e il +11%.
Domanda in crescita del +16%:
Come premesso, nonostante l’incremento dell’offerta, la domanda di acquisto non ha mostrato segni di rallentamento.
Nei primi sei mesi del 2024, infatti, l’interesse per l’acquisto ha evidenziato aumenti compresi tra il +10% e il +20% in tutte le macroaree, ad eccezione delle Isole, dove la crescita è stata più moderata (+6,6%).
Prezzi in crescita del +5,2%:
Insieme a offerta e domanda, anche i prezzi degli immobili in vendita sono aumentati nel primo semestre del 2024, registrando un incremento del +5,2% a livello nazionale.
L’area che ha fatto segnare l’aumento più consistente è il Nord-Ovest (+6,9%), mentre il Centro è la zona con gli aumenti più contenuti (poco al di sotto del +3%).
In base ai dati rilevati. a fine giugno il prezzo medio richiesto in Italia risultava essere di 2.238 euro/m2.
Le zone con prezzi più elevati:
Il Trentino-Alto Adige è ancora la regione in cui è più oneroso acquistare un immobile, con una spesa media richiesta, alla fine di giugno, pari a quasi 3.600 euro/m2 (+3,5% nel primo semestre dell’anno).
La Calabria resta invece la sola regione al di sotto dei 1.000 euro/m2, seppur per meno di 50 euro.
Milano continua a essere il capoluogo più caro, con un prezzo medio richiesto di 5.443 euro/m2, in crescita del +1,8% su base semestrale.
Bolzano si conferma al secondo posto (4.649 euro/m2) prima di Firenze (+2,4%) con 4.250 euro/m2.
Nel testa a testa tra Bologna e Roma, il capoluogo dell’Emilia-Romagna rimane leggermente avanti (3.499 euro/m2, contro 3.429 euro/m2 di Roma).
Affordability | Il miglioramento è stato trainato dal Mezzogiorno:
Un segnale positivo arriva dall’affordability, ovvero dall’accessibilità economica degli immobili.
Secondo i dati, infatti, risulterebbe essere in risalita del +1,5% nel primo semestre del 2024 e del +1% negli ultimi 3 mesi.
Non dimenticando, comunque, che chi cerca una casa da acquistare potrebbe permettersi ad oggi solo il 28,1% degli immobili in offerta.
Differenze tra Nord e Sud:
Permangono differenze significative tra il Nord e il resto del Paese.
Sia al Nord-Ovest che al Nord-Est, l’accessibilità è calata rispettivamente del -1,2% e del -1,6%, da inizio anno.
Al contrario, il Centro ha registrato un incremento del +1,7% nei sei mesi, mentre il traino verso l’alto è rappresentato soprattutto dal Mezzogiorno, con il Sud e le Isole che crescono del +4,6%.
Maggiore crescita nei piccoli centri:
Anche il confronto tra grandi e piccoli centri urbani evidenzia dinamiche differenti.
Nei comuni di dimensioni minori, l’affordability per i single è cresciuta in misura maggiore (+2,1% nel semestre), con un ulteriore incremento del +2,3% negli ultimi 3 mesi.
Nelle città più popolose, invece, i valori sono più vicini alla stabilità, con un aumento del +0,3% nei 6 mesi e del +0,6% su base trimestrale.
Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, ha commentato:
«Ci troviamo in una fase di consolidamento del mercato.
La domanda, come vediamo, rimane sostenuta, ma allo stesso tempo si distribuisce su un’offerta di immobili più ampia e che cresce più velocemente rispetto al periodo precedente.Questo per il momento si sta traducendo in un allungamento dei tempi medi di vendita»
Le locazioni
Lieve calo della domanda, offerta in contrazione.
A livello nazionale, nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di case in locazione è stata in lieve calo (-1%), avvicinandosi alla stabilità (-0,4%) nell’ultimo trimestre.
Tuttavia, il paese presenta dinamiche diverse a seconda della regione:
- nel Nord-Ovest – e soprattutto nel Nord-Est – la domanda è diminuita rispettivamente del -1,2% e del -4,6%.
- nel Centro (+2,6%), al Sud (+3,1%) e nelle Isole (+5,7%), la domanda cresce in maniera consistente, con un’ulteriore accelerazione nelle Isole (+7,8%) nell’ultimo trimestre.
Offerta in contrazione:
L’offerta di immobili in locazione si è ridotta in tutta Italia (-10,4%) su base semestrale, con un rallentamento della discesa nell’ultimo trimestre (-1,4%).
Ancora una volta, il quadro è differenziato:
- Al Centro (-15%), al Nord-Ovest (-12,6%) e al Nord-Est (-7,3%), la disponibilità è diminuita.
- Al Sud (+3,5%) e nelle Isole (+2%), l’offerta è invece aumentata.
Canoni di locazione in crescita:
I canoni richiesti continuano a salire in tutta Italia, con un aumento del +8,5% nel semestre, attestandosi poco sotto i 14 euro/m2:
- Il Centro e il Sud hanno registrato gli incrementi più significativi, attorno al +10%.
- Nord-Ovest e Isole hanno fatto segnare aumenti vicini al +9%.
- Il Nord-Est è, invece, l’area che è cresciuta meno (+3,7%).
Le Zone dove le richieste sono più elevate:
La Valle d’Aosta rimane la regione più costosa per le locazioni, con i canoni che hanno superato i 21 euro/m2, a seguito di un aumento del +12% nei primi sei mesi del 2024.
L’Umbria è invece la regione più economica, con i canoni poco sopra i 7 euro/m2 e in calo del -1,4% nel semestre.
Capoluoghi | Milano al primo posto, Firenze in avvicinamento:
Tra i capoluoghi di provincia, Milano mantiene la posizione di città più cara per la locazione, con una media di 23,3 euro/m2 (+1,7% in sei mesi).
Tuttavia, Firenze si sta progressivamente avvicinando, anche grazie all’incremento più rilevante (+5%, su base semestrale) e attualmente la spesa media risulta essere di 22,5 euro/m2.
Bologna, invece, si posiziona al terzo posto (17,3 euro/m2), seguita da Roma (16,9 euro/m2).
Fonte: immobiliare.it – 5 luglio 2024