Sei un lavoratore single? Non puoi permetterti quasi nessuna casa a Milano e Firenze.
Vivi a Perugia? Quasi la metà degli immobili sul mercato sono a portata di portafogli.
È quanto emerge dai dati sull’indice di affordability di Immobiliare.it Insights, la proptech del gruppo di Immobiliare.it, raccolti nel mese di dicembre 2023.
Le cose vanno meglio, chiaramente, se a cercare casa è una coppia con due stipendi.
L’indice di affordability (o di accessibilità) è un valore percentuale che permette di capire quanto sia accessibile il mercato immobiliare in una data città, per chi ci vive e/o ci lavora.
Più nello specifico, individua la quota di mercato in offerta nel dato Comune accessibile a un single che può contare sul reddito medio netto del Comune stesso.
L’acquisto si intende finanziato all’80% del valore dell’immobile con un mutuo della durata di 25 anni con un tasso fisso pari alla media dei tassi nel periodo di riferimento (che, ad oggi, corrisponde al 4,45%).
Se, invece, si considera una coppia convivente, viene considerata la somma di due stipendi.
Dei quali, il primo è pari al 100% del reddito medio netto del dato Comune e il secondo è pari all’80% dello stesso.
In pratica, se la percentuale di accessibilità in una data città è del 10% per un single, significa che un single ha la possibilità di accedere al 10% degli immobili in offerta in quella città.
Esaminando la percentuale di accessibilità, per un single in tutti i capoluoghi d’Italia, a dicembre 2023 e la relativa differenza (in punti percentuali) con i dati dello stesso mese dell’anno precedente (dicembre 2022), risulta che la media nazionale di affordability per single arriva al 19,06%.
Un lavoratore che percepisce uno stipendio medio può permettersi, quindi, di comprare (alle condizioni specificate al paragrafo precedente) poco meno di un quinto degli immobili sul mercato.
Negli ultimi 12 mesi, la quota accessibile ai single è diminuita mediamente di 6,5 punti percentuali.
A Roma l’indice di accessibilità risulta essere al 6,4% (-3,4% sull’anno precedente), mentre Milano ha un indice del 3,2% (-4,4%).
Ma la differenza da capoluogo a capoluogo è tutt’altro che indifferente.
In nessun capoluogo di regione un single con reddito medio netto può permettersi la metà degli immobili presenti sul mercato.
Ci si avvicinano solo Perugia, con una percentuale di accessibilità del 44,9%, e Catanzaro, con il 44,0%.
In entrambi i casi, però, nell’ultimo anno si è registrata una significativa flessione, rispettivamente di 5,9 e 11,2 punti percentuali.
Nella classifica delle città più accessibili per i single, dopo il capoluogo umbro e quello calabro, troviamo:
- Campobasso (41,2%);
- Genova (40,7%);
- Potenza (30,5%).
Al lato opposto della classifica, Firenze si aggiudica la “medaglia” di città meno accessibile d’Italia per un single.
La percentuale di accessibilità si ferma allo 0,7% (con un calo di 0,3 punti percentuali rispetto a fine 2022).
Quindi un lavoratore che vive da solo e percepisce un reddito netto in linea con la media cittadina fatica a permettersi l’acquisto di una casa in città.
Poco più accessibili (ma comunque molto al di sotto della media nazionale) sono:
- Bologna (1,4%);
- Trento (2,0%);
- Milano (3,2%);
- Cagliari (3,7%).
Vediamo ora la percentuale di accessibilità per una coppia in tutti i capoluoghi d’Italia a dicembre 2023 e la relativa differenza (in punti percentuali) con i dati dello stesso mese dell’anno precedente (dicembre 2022).
In questo caso la media nazionale supera la metà degli immobili sul mercato: 50,66%, con una variazione media di -8,8 punti percentuali.
In positivo (seppur di poco) solo Aosta, con +0,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2022.
Roma, nello specifico, evidenzia un indice del 33,6% (-10,2% sull’anno precedente) e MIlano del 21,7% (-13,9%).
Sul podio troviamo:
- Catanzaro (85,1%);
- Perugia (85,1%);
- Campobasso (82,9%).
Sono gli stessi capoluoghi dove la percentuale di immobili accessibili è maggiore anche per i single. Seguono:
- Genova (71,4%);
- L’Aquila (68,7%);
- Ancona (66,1%);
- Trieste (62,4%).
Anche con due stipendi medi combinati, è difficile accedere a una buona fetta del mercato immobiliare nelle seguenti città:
- Firenze (10,4%);
- Trento (21,1%);
- Milano (21,7%);
- Bologna (26,8%);
- Cagliari (27,3%).
Anche in questo caso, le città sono le stesse che abbiamo già trovato nella classifica dell’affordability per i single.
Fonte: immobiliare.it – 24 gennaio 2024