Torna l’amore tra gli italiani e il mattone, anche se le tasse continuano a pesare. Cresce l’interesse verso il bene casa: ad aprile, infatti, la propensione all’acquisto è più che raddoppiata e il numero della domande di mutui presentate alle banche ha registrato un incremento del 72% rispetto allo stesso mese del 2014. Le compravendite sembrano aver ormai intrapreso un trend di crescita, che dovrebbe proseguire nei prossimi anni.
Dopo 7 anni consecutivi di calo, il 2014 si è chiuso con un aumento del 3,6%; nel primo trimestre di quest’anno si è sì avuto un calo del 3% rispetto al primo trimestre dello scorso anno ma non è una battuta d’arresto: infatti, molte compravendite si sono concentrate nel primo trimestre 2014 per sfruttare l’entrata in vigore delle agevolazioni fiscali sull’acquisto. Ma, al netto dell’effetto di queste agevolazioni, il numero di compravendite per i primi tre mesi del 2015 si conferma positivo, +0,8%.
E’ questa la fotografia che scatta l’Ance, l’associazione dei costruttori edili, nel “Focus Casa” presentato ieri.
in un Mercato che sembra volgere al sereno, c’è però un’ombra pesante, quella del fisco che grava sugli immobili. Il totale del prelievo (Imu, Tasi, Irpef, Ires, Iva e altre imposte su trasferimenti e locazioni) ha fruttato alla casse dello Stato nel 2014 ben 42,1 miliardi. Un gettito, evidenzia l’Ance, in continuo aumento che va ridotto: in un solo anno, dal 2013 al 2014, dalle imposte sugli immobili sono arrivati allo Stato ben 3,8 miliardi di euro in più.
Estratto da “Il Messaggero” del 10/06/2015