Secondo uno studio condotto da Reviva e Immobiliallasta.it, in Italia nel primo semestre del 2024 si sono registrate 68.274 aste, con una diminuzione del -20% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Anche l’importo totale, degli immobili battuti all’asta è diminuito, passando da 9,9 milioni di euro nel primo semestre del 2023 a 7,9 milioni di euro nella prima metà di quest’anno (-20,7%).
Andamento delle aste immobiliari nel 2024:
La flessione delle aste immobiliari è iniziata all’inizio dell’anno.
Nel primo trimestre del 2024, si sono tenute 33.538 aste, con un calo del -22% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Nel secondo trimestre del 2024, invece, il numero di aste è stato di 34.736, con una diminuzione del -18%.
Tuttavia, maggio 2024 ha visto un dato positivo, con 13.351 aste rispetto alla media semestrale di 11.379.
Stabilità dei prezzi delle case all’asta:
La stessa analisi mostra che i prezzi medi delle case all’asta sono rimasti sostanzialmente stabili nei primi sei mesi del 2024, con una minima oscillazione del -0,1%, passando da 84.688 euro a 84.645 euro.
Prezzi nel secondo trimestre 2024:
Nel secondo trimestre del 2024, comunque, i prezzi al metro quadro delle case singole all’asta sono aumentati del +3%, quelli delle ville sono cresciuti del +14%, mentre i prezzi degli appartamenti sono diminuiti del -0,9%.
Variazioni nei prezzi degli immobili non residenziali e dei terreni:
Secondo il report, diversamente dalle case, i prezzi medi degli immobili non residenziali e dei terreni sono diminuiti.
Gli immobili non residenziali hanno visto un calo del -6,1% (da 178.000 euro a 167.000 euro), mentre i terreni hanno registrato una riduzione del -9% (da 104.000 euro a 95.000 euro).
Prospettive future per le aste immobiliari:
Giulio Licenza, cofondatore di Reviva, specializzata in servizi e consulenze per aste immobiliari, prevede che la tendenza al calo difficilmente cambierà nel corso del 2024.
Stimando che entro fine anno il numero di aste potrebbe variare tra 120.000 e 130.000.
Tuttavia, con il peggioramento della qualità del credito e l’aumento di quelli in default, si prevede un nuovo aumento delle aste a partire dal 2025 e 2026.
Fonte: mutuionline.it – 9 luglio 2024
Immobile all’asta: è possibile richiedere l’applicazione del “prezzo valore”?