OMI: aumentano le compravendite nel I trimestre del 2018, ma rallenta la crescita rispetto al trimestre precedente

Grafico
Nel primo trimestre del 2018 si conferma il rialzo degli scambi di abitazioni.
Tra gennaio e marzo di quest’anno si sono realizzate, in termini di NTN (numero di transazioni normalizzate), 127.277 compravendite facendo registrare, rispetto all’omologo trimestre del 2017, una crescita del +4,3%, seppure inferiore al +6,3% registrato lo scorso trimestre.

Si tratta del dodicesimo tasso positivo consecutivo.
Il trend crescente, mostra un mercato in recupero ininterrotto dal 2014 che ha quasi del tutto riassorbito le pesanti perdite del 2012.

Come già accaduto nei tre trimestri precedenti, nei comuni non capoluogo si osserva il rialzo maggiore, e con poco più di 83.000 NTN questi segnano +5,5% a fronte dei capoluoghi che si fermano a +2,3%.

A pesare su questo risultato complessivo è soprattutto la performance dei capoluoghi del Centro che, in questo I trimestre del 2018, esibiscono l’unico dato negativo, -0,7%.
Tutte le aree del Paese mostrano segni positivi, con le Isole che presentano il rialzo maggiore, superando il 6%, e il Nord Est e il Sud che crescono del 5,8% e del 5,5% rispettivamente.
Con circa 43.300 NTN il mercato delle abitazioni al Nord Ovest guadagna, rispetto al I trimestre del 2017, il 3,6% e infine l’area del Centro realizza un +2,5%.

Sono i comuni non capoluogo ad esibire gli aumenti più elevati rispetto ai capoluoghi in tutte le aree, con l’unica eccezione del Sud.
Oltre al Centro, dove, come detto, il segno tra le due ripartizioni è addirittura opposto, il maggior divario si registra nelle due aree del Nord con la crescita dei comuni minori che supera di oltre 3 punti percentuali quella dei capoluoghi.

Nel I trimestre del 2018 la superficie, in termini di STN, delle abitazioni scambiate ammonta a 13,4 milioni di metri quadrati, con un aumento tendenziale del tutto in linea con quello dei volumi, +4,4%.
La crescita delle superfici è diffusa e simile in tutte le aree, con il tasso più elevato al Nord Est, +5,9%, e quello minore al Nord Ovest, +3,8%.
L’abitazione scambiata in questo primo trimestre ha una superfice media stabile intorno a mq 105.

In relazione alla dimensione, circa un terzo degli scambi riguarda alloggi con superficie tra mq 50 e 85 e il 27,5% delle abitazioni compravendute si colloca nella classe tra mq 85 e 115.
La fascia tra mq 50 e 115, rappresenta più della metà del mercato in tutte le macroaree, mentre le abitazioni fino a mq 50 rappresentano ovunque la quota inferiore delle transazioni.

In termini di variazioni tendenziali distinte per classi di superficie, la crescita registrata a livello nazionale, come visto del 4,3%, è verificata per tutte le classi, con la variazione più elevata, +6,8%, per le case fino a 50 m2.
Scendendo nel dettaglio delle aree, spiccano il dato delle Isole, dove le compravendite di dimore piccole crescono del 13,6%, e quello delle abitazioni oltre i mq 145 dell’area del Centro, in rialzo tendenziale del 9,3%.
Unico dato negativo si riscontra per le abitazioni con superficie tra mq 50 e 85 al Centro, in calo dello 0,7% rispetto al I trimestre del 2017.

Le abitazioni – Le grandi città:
In linea con la decelerazione osservata nei capoluoghi, rallenta anche la crescita del mercato nelle otto maggiori città italiane per popolazione, dove la variazione tendenziale registrata nel I trimestre del 2018 è pari a +0,7% (era +3,4% nel IV trimestre 2017).

Il tasso complessivo è il risultato di segni discordi e di entità variabile nel dettaglio delle singole città.
Napoli realizza il suo 15° rialzo consecutivo con un risultato decisamente positivo, +11,8%.
Rimangano molto indietro le altre città in crescita: Torino, +3,9% e 12° rialzo consecutivo, Milano, +0,9% e 19° rialzo consecutivo, e Palermo che torna in aumento, +1,7%, dopo la flessione dello scorso trimestre, -6,1% Il tasso tendenziale del mercato residenziale, di contro, torna negativo a Genova, -3,0% e a Firenze, -1,1%, con quest’ultimo che interrompe la serie di 11 risultati positivi.
Proseguono i cali a Roma (-1,9% dopo il -1,3% dello scorso trimestre), e a Bologna, -2,7%, dove il mercato è in negativo per il quarto trimestre consecutivo.

Le superfici medie e le relative variazioni e differenze sull’omologo trimestre del 2017, mostra nel complesso una situazione di stabilità.
Il totale dei metri quadrati scambiati in questo trimestre, poco più di due milioni, non ha subito variazioni, così come la superficie media dell’abitazione trasferita che si mantiene intorno a mq 90.

La distribuzione delle compravendite per classi dimensionali di superficie, mostra, a differenza di quanto osservato a livello nazionale, diversi segni negativi.
Per il complesso degli scambi nelle grandi città, a crescere sono solo le compravendite di abitazioni fino a mq 50 (+8,2%) e, anche se a un tasso più contenuto, quelle nella classe di superficie tra mq 85 e 115.
Si osservano flessioni per le abitazioni con superficie da mq 50 a 85 (-1,2%) e tra mq 115 a 145.

La disamina per singola città mostra alcuni segnali negativi diffusi in tutte le classi di superfici, anche a fronte di un rialzo complessivo dei volumi.
Napoli, che come visto ha realizzato un buon risultato (+11,8%), mostra una flessione degli scambi di alloggi oltre i 145 m2 (-7,0%) così come Torino che, a fronte dell’aumento complessivo, esibisce una discesa per le abitazioni con superficie superiore ai 115 m2.

I dati spiegano inoltre la riduzione osservata nel mercato residenziale della capitale, dovuta soprattutto alla discesa di compravedite di abitazioni nella classe da mq 50 a 85 (-5,1%), che rappresentano oltre il 40% delle unità scambiate.
In termini assoluti, tuttavia, permane in tutte le città una spiccata prevalenza degli acquisti di abitazioni nelle fasce dimensionali intermedie; quasi i 2/3 del mercato ha riguardato, infatti, unità comprese tra mq 50 e 115.

Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare – settore residenziale | Statistiche I trimestre 2018 – 8 giugno 2018