Il recente Bollettino Economico di Banca d’Italia, mette in luce un contesto di ripresa per il settore immobiliare.
La prosecuzione delle campagne di vaccinazione e il sostegno da parte delle politiche economiche si sono riflessi in un miglioramento delle prospettive globali.
Nel breve periodo restano però incertezze legate all’evoluzione della pandemia e alle sue ripercussioni sull’economia, per i ritardi nelle campagne di vaccinazione e il diffondersi di nuove varianti.
Le famiglie intervistate dalla Banca d’Italia indicano una graduale ripresa delle intenzioni di consumo, ma la propensione al risparmio rimane elevata.
Vi sono segnali di ripresa delle transazioni immobiliari:
Nel quarto trimestre del 2020 è proseguito il recupero delle transazioni immobiliari – in larga parte sospese nei mesi primaverili – che non ha tuttavia compensato interamente la contrazione del primo semestre, comportando un calo del 7,6% nel complesso dell’anno.
In base alle elaborazioni sugli annunci presenti sulla piattaforma digitale Immobiliare.it, nei primi tre mesi di quest’anno la domanda di abitazioni rimane elevata, soprattutto nei comuni minori.
I prezzi delle case hanno continuato ad aumentare negli ultimi mesi del 2020 (1,6%); la crescita annua è stata pari, nell’insieme, all’1,9%.
Secondo il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto tra gennaio e febbraio, le valutazioni degli operatori sulle prospettive del proprio mercato sono migliorate rispetto alla precedente rilevazione, pur restando prevalentemente pessimistiche.
In febbraio, il credito alle società non finanziarie dell’area dell’euro è cresciuto dell’1,9% sui tre mesi in ragione d’anno (dallo 0,3% in novembre).
L’espansione dei prestiti è stata significativa in Italia (3,6%), in Francia e Germania (4,0% e 3,6%) ed è stata moderata in Spagna (0,6%).
Il credito alle famiglie ha rallentato al 3,7% (dal 4,3% in novembre).
Tra novembre e febbraio, il costo dei nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è rimasto stabile e su livelli molto contenuti (1,3%).
Per il primo trimestre dell’anno in corso, le politiche di offerta sui mutui verrebbero leggermente allentate e quelle sui prestiti per il credito al consumo subirebbero una lieve restrizione.
Fonte: BANCA D’ITALIA | Bollettino Economico Numero 2/2021 – 16 Aprile 2021