BANCA D’ITALIA: indagine sull’andamento della domanda e offerta di mutui, nel II semestre del 2018

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Nel mese di marzo del 2019, le filiali regionali della Banca d’Italia hanno condotto la nuova edizione dell’indagine sulle banche a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS), che rileva l’andamento della domanda e dell’offerta di credito e della raccolta bancaria nelle diverse ripartizioni geografiche per il secondo semestre del 2018.

Da questa indagine si rileva che è ancora cresciuta la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, in modo più intenso nelle regioni settentrionali, mentre la domanda di credito al consumo è rimasta invariata nel Nord Ovest e si è contratta nelle altre aree.

Per quanto riguarda l’offerta, le condizioni applicate ai prestiti alle famiglie sono rimaste stazionarie; anche la durata e il rapporto tra finanziamento e valore dell’immobile (loan-to-value ratio) delle nuove erogazioni di mutui non hanno subito variazioni di rilievo.

I criteri per la concessione di mutui per l’acquisto di abitazioni continuano a mantenersi stabili e non si sono osservate differenze significative tra le banche appartenenti ai primi cinque gruppi e gli altri intermediari.

Pur segnalando una complessiva invarianza delle politiche di offerta, gli intermediari indicano di avere incrementato gli spread applicati ai mutui considerati più rischiosi; segnali di allentamento si sono invece manifestati attraverso una riduzione della quota di richieste di mutui interamente rifiutate.

Rispetto ai semestri precedenti, si è attenuata la pressione concorrenziale tra gli intermediari, che aveva contribuito a mantenere favorevoli le condizioni offerte per la concessione di mutui.

Nelle previsioni formulate dagli intermediari, nel primo semestre del 2019 in tutte le ripartizioni territoriali le richieste di mutui dovrebbero stabilizzarsi.
Con riferimento alle politiche di offerta, le banche prevedono una complessiva invarianza delle condizioni praticate sui mutui.


LE CARATTERISTICHE DEI MUTUI ALLE FAMIGLIE PER L’ACQUISTO DI ABITAZIONI:
Coerentemente con il quadro di stabilità delle condizioni di offerta di credito alle famiglie, anche alcune caratteristiche contrattuali dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni rilevate nell’indagine sono risultate di fatto immutate.

Nel 2018 il rapporto tra il valore dei prestiti e quello delle garanzie (loan-to-value ratio) si è attestato al 65,4%, in linea con il valore registrato l’anno precedente dopo la serie di rialzi rilevati a partire dal 2014.
Anche la durata dei nuovi mutui non ha registrato modifiche sostanziali rispetto all’anno precedente ed è stata pari, in media, a 22 anni.

Nell’anno passato è aumentata la quota dei prestiti con scadenza prolungata (pari o superiore ai 30 anni).
Sono cresciute anche le erogazioni che prevedono forme di flessibilità nel rimborso, quali la possibilità di estendere la durata del periodo di ammortamento o sospendere temporaneamente i pagamenti.

L’incidenza dei contratti caratterizzati da un “loan-to-value” ratio superiore all’80% sul totale delle erogazioni è rimasta invece sostanzialmente stabile, mentre si è ridotta quella dei mutui assistiti da polizze assicurative e quella dei contratti caratterizzati da un tasso di interesse di ingresso, applicato solo per un periodo iniziale, diverso dal tasso applicato per la restante durata del mutuo.

Banca D’Italia: Economie regionali – La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale – luglio 2019