BANCA D’ITALIA: richiesta di mutui in crescita, lieve aumento della durata media e criteri di concessione più restrittivi, nel secondo semestre del 2020

Caratteristiche-dei-mutui-erogati-evoluzione-temporale-(valori-percentuali-e-anni)

Nei mesi di febbraio e marzo del 2021 le filiali regionali della Banca d’Italia hanno condotto la nuova edizione dell’indagine sulle banche a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS), che rileva l’andamento della domanda e dell’offerta di credito e della raccolta bancaria nelle diverse ripartizioni geografiche, per il secondo semestre del 2020.

La rilevazione riproduce in larga parte le domande contenute nell’analoga indagine realizzata dall’Eurosistema, caratterizzandosi per il dettaglio territoriale e settoriale, il diverso profilo temporale (semestrale, invece che trimestrale) e per il maggior numero di banche coinvolte (più di 260, nell’ultima rilevazione).

I principali risultati della rilevazione sono riportati di seguito:

La domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è tornata a crescere nella seconda metà del 2020, dopo il calo della prima parte dell’anno. L’espansione è stata intensa in tutte le aree del Paese.
Le condizioni di offerta si sono lievemente irrigidite, pur restando su livelli distesi nel confronto storico.

Il rapporto tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile (loan to value ratio) delle nuove erogazioni di mutui non ha subito variazioni di rilievo, mentre è lievemente aumentata la durata media dei prestiti.

Le famiglie hanno comunque continuato a mostrare una preferenza per il mantenimento dei propri risparmi, sotto forma di depositi.


LA DOMANDA E L’OFFERTA DI CREDITO ALLE FAMIGLIE CONSUMATRICI:
La domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è tornata a crescere nella seconda parte del 2020 in connessione con la ripresa delle compravendite immobiliari, dopo la flessione registrata nel primo semestre dovuta alle limitazioni alla mobilità e all’incertezza seguita alla crisi pandemica.
Le richieste sono aumentate in tutte le aree, ma in misura lievemente più accentuata nelle regioni del Nord Est.

Dal lato dell’offerta, i criteri per la concessione di mutui per l’acquisto di abitazioni si sono lievemente irrigiditi, pur restando su livelli mediamente distesi in tutte le macroaree.
A fronte di maggiori quantità di finanziamenti e di una riduzione degli spread mediamente applicati alla clientela, gli intermediari hanno infatti segnalato un innalzamento del rating minimo per l’accesso al credito e un aumento degli spread praticati sui prestiti più rischiosi.

L’incertezza sul futuro andamento dell’attività economica è il principale elemento che ha contribuito al lieve irrigidimento delle condizioni di offerta sui mutui.

Nelle previsioni formulate dagli intermediari, nel primo semestre del 2021 in tutte le ripartizioni territoriali le richieste di mutui dovrebbero stabilizzarsi.
Con riferimento alle politiche di offerta, le banche prevedono una complessiva invarianza delle condizioni praticate.


LE CARATTERISTICHE DEI MUTUI ALLE FAMIGLIE PER L’ACQUISTO DI ABITAZIONI:
Nel 2020 il rapporto tra il valore dei mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni e quello dell’immobile posto a garanzia (loan to value ratio) si è attestato su un livello di poco superiore al 66%, in linea con il dato dell’anno precedente.
La durata media dei nuovi mutui ha invece registrato un lieve incremento rispetto al 2019, superando i 22 anni.

Quasi il 40% dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni erogati nel 2020 prevedeva forme di flessibilità nel rimborso, quali la possibilità di estendere la durata del periodo di ammortamento o di sospendere temporaneamente i pagamenti.

Nell’ultimo quinquennio la quota di nuovi mutui con questa tipologia di clausole è stata mediamente prossima al 40% (lievemente superiore al 20% nella media del periodo 2010-2015), un elemento che può contribuire, congiuntamente alle moratorie pubbliche e private, ad alleviare le difficoltà di rimborso dei prestiti derivanti dal calo del reddito disponibile delle famiglie dovuto alla crisi pandemica.

L’incidenza delle erogazioni assistite da polizze assicurative è stata pari a quasi il 34% nel 2020, un valore in lieve flessione rispetto al 2019.
L’anno passato è invece aumentata la quota dei mutui con scadenza prolungata (pari o superiore ai 30 anni) e di quelli con un loan to value ratio superiore all’80% (al 27,1 e al 17,8%, rispettivamente, dal 25,4 e 14,2% rilevati nel 2019).

Si rileva che nel secondo semestre del 2020, la domanda di depositi bancari delle famiglie è ulteriormente cresciuta, sospinta dall’aumentata propensione al risparmio.
L’incremento è stato un po’ meno marcato al Centro, rispetto alle altre aree.

Questo anche se nello stesso periodo, le banche hanno continuato ad attuare politiche di contenimento della remunerazione offerta sugli strumenti della raccolta.
Gli spread applicati sui deposti a vista su quelli vincolati e sulle nuove emissioni di obbligazioni proprie, infatti, sono ulteriormente calati e tale contrazione è stata più accentuata al Centro sui depositi vincolati.


Fonte: BANCA D’ITALIA | Economie regionali – La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale – Numero 21 – luglio 2021