BANCA D’ITALIA | L’economia della Regione Lazio: mercato immobiliare e mutui in crescita

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Sulla base dell’Indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia, nel primo semestre del 2022 l’attività economica del Lazio è cresciuta del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (5,7% in Italia). È stato così superato di circa un punto percentuale il livello precedente la pandemia.

I mutui alle famiglie hanno continuato ad aumentare a ritmi sostenuti, accompagnandosi al buon andamento delle compravendite immobiliari. Il tasso fisso è cresciuto, superando il tasso variabile dopo un biennio di sostanziale parità, mentre la quota di nuovi mutui a tasso variabile è aumentata rispetto a quanto osservato lo scorso anno.


Il mercato immobiliare e il settore delle costruzioni: Nel primo semestre del 2022 è proseguito il buon andamento del mercato immobiliare. Le compravendite di immobili residenziali sono aumentate complessivamente del 9% rispetto allo stesso periodo del 2021, poco meno della media nazionale. Quelle di immobili non residenziali del 16,5% (9,2% in Italia).

In base alle informazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare, i prezzi delle abitazioni sono cresciuti del 5,6% (4,9% nella media italiana). Nel segmento non residenziale le quotazioni sono, invece, ulteriormente calate.

Nella prima parte del 2022 il settore delle costruzioni ha continuato a crescere, trainato dalle agevolazioni fiscali connesse con le ristrutturazioni; vi ha contribuito anche il buon andamento del mercato immobiliare.


Mutui | L’indebitamento delle famiglie: Nonostante il rialzo del costo dei finanziamenti, dovuto all’aumento dei tassi fissi, nel primo semestre del 2022 le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni sono state pari a 3,7 miliardi di euro, in crescita di circa l’11% rispetto allo stesso periodo del 2021, in concomitanza all’aumento delle compravendite immobiliari.

Il differenziale tra tasso fisso e tasso variabile è dunque tornato positivo dopo un biennio di sostanziale parità. Contestualmente le famiglie hanno ridotto le operazioni di surroga e hanno stipulato contratti a tasso variabile in misura superiore a quanto osservato lo scorso anno.

La quota di mutui a tasso fisso sulla totalità delle nuove operazioni resta comunque predominante e pari a circa l’80% dei nuovi contratti (90% nell’ultimo trimestre del 2021).


Fonte: BANCA D’ITALIA | Economie regionali – L’economia del Lazio Aggiornamento congiunturale – Numero 34 novembre 2022