BCE: condizioni creditizie più rigide per i mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni

Mutui a giugno 2020

Gli standard di credito delle banche dell’Eurozona – ovvero le linee guida interne o i criteri di approvazione, per i prestiti e le linee di credito alle imprese – si sono ulteriormente inaspriti nel secondo trimestre del 2022.

Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, le banche dell’area euro hanno segnalato un forte inasprimento netto degli standard di credito, mentre gli standard di credito per il credito al consumo e altri prestiti alle famiglie si sono moderatamente inaspriti.

È quanto emerge dal Rapporto sulle condizioni finanziarie dell’Eurosistema, pubblicato dalla Banca centrale europea (BCE).

Pesa l’elevata incertezza:

“In un contesto di elevata incertezza, continue interruzioni della catena di approvvigionamento e prezzi elevati dell’energia e dei fattori di produzione, le banche citano la percezione di un aumento del rischio e una minore tolleranza al rischio come fattori alla base dell’inasprimento netto degli standard di credito per le imprese”

si legge nel report.

Per il terzo trimestre del 2022 prevedono un inasprimento netto degli standard di credito per i prestiti alle imprese, di entità simile a quella del secondo trimestre.
Inoltre, stimano che gli standard creditizi continueranno a essere più rigidi, sia per i prestiti immobiliari che per il credito al consumo.

La domanda resta sostenuta:
Le banche hanno registrato, nel complesso, un aumento della domanda di prestiti o di linee di credito da parte delle imprese nel secondo trimestre del 2022.
La domanda di prestiti ha continuato a essere guidata dalle esigenze di finanziamento delle imprese per il capitale circolante – che è probabilmente correlato ai prezzi più elevati dell’energia – e delle materie prime, nel contesto delle continue interruzioni della catena di approvvigionamento.

Gli investimenti fissi hanno avuto un impatto frenante sulla domanda netta di prestiti delle imprese, indicando che potrebbero rimandare gli investimenti nell’attuale contesto incerto.
Inoltre, il contributo positivo del livello generale dei tassi di interesse alla domanda di prestiti è stato più contenuto rispetto al trimestre precedente.

Nel secondo trimestre del 2022, la domanda netta di prestiti immobiliari è diminuita dopo essere aumentata nel primo trimestre, mentre la domanda di credito al consumo e altri prestiti alle famiglie ha continuato a crescere.
Il netto calo della domanda di mutui per la casa è dovuto principalmente al calo della fiducia dei consumatori e al livello generale dei tassi di interesse, mentre l’aumento della domanda di credito al consumo è stato trainato principalmente dalla spesa in beni durevoli.

Per il terzo trimestre del 2022, le banche prevedono una diminuzione netta della domanda di prestiti da parte delle imprese, una forte diminuzione netta della domanda di prestiti immobiliari e una domanda sostanzialmente invariata di credito al consumo.


Fonte: borsaitaliana.it – 19 luglio 2022