BCE: inasprimento dei criteri di concessione del credito per l’acquisto di abitazioni

Inasprimento dei criteri di concessione del credito per l’acquisto di abitazioni

Nel primo trimestre del 2023 le banche hanno segnalato un ulteriore inasprimento netto dei loro standard di credito, dei termini e delle condizioni generali per i nuovi prestiti per l’acquisto di abitazioni.

La percezione del rischio più elevata e la minore tolleranza al rischio da parte delle banche è stata il principale fattore che ha determinato l’inasprimento netto degli standard di credito, sebbene in misura minore rispetto al trimestre precedente.

Mentre quello dei termini e delle condizioni generali delle banche è dovuto principalmente all’aumento dei tassi di interesse e all’ampliamento dei margini sui prestiti più rischiosi, riflettendo il continuo trasferimento di tassi di mercato più elevati ai tassi ipotecari e le preoccupazioni per i rischi di credito.

Questi sono alcuni dei risultati dell’indagine sul credito bancario (BLS) di aprile 2023 che si riferiscono alle variazioni osservate nel primo trimestre del 2023 e alle aspettative per il secondo trimestre del 2023.
Il sondaggio è stato condotto tra il 22 marzo e il 6 aprile 2023.

Nel secondo trimestre del 2023 le banche dell’area dell’euro prevedono un ulteriore, anche se più moderato, inasprimento netto degli standard di credito sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni.

Aumento del tasso di rifiuto dei prestiti per la casa:
Nel primo trimestre del 2023 le banche dell’area dell’euro hanno registrato un aumento netto della quota di domande di mutui per l’edilizia abitativa respinte, sebbene inferiore rispetto al trimestre precedente.
Ciò è sostanzialmente in linea con la moderazione dell’ulteriore inasprimento degli standard di credito negli ultimi due trimestri.

Allo stesso tempo, la quota netta ancora consistente potrebbe riflettere le preoccupazioni delle banche circa la capacità di servizio del debito delle famiglie in un contesto di aumento del costo della vita e di aumento dei tassi di interesse.
A differenza della Germania, Spagna e Francia, le banche italiane hanno registrato una diminuzione netta della quota di richieste di prestito respinte.

La domanda netta di mutui per la casa è fortemente diminuita:
La diminuzione netta della domanda di mutui per l’abitazione è rimasta forte e vicina alla forte diminuzione netta registrata nel quarto trimestre del 2022.
Entrambe le diminuzioni sono state più forti che in qualsiasi altro trimestre dall’inizio dell’indagine nel 2003 e costantemente più forti di quanto previsto dalle banche nel trimestre precedente.

L’aumento dei tassi d’interesse, l’indebolimento delle prospettive del mercato immobiliare e la scarsa fiducia dei consumatori hanno contribuito negativamente alla domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni.

Nel secondo trimestre del 2023, le banche prevedono un ulteriore, anche se meno forte, calo della domanda di mutui per la casa.


Fonte: ecb.europa.eu – 2 maggio 2023