Il difficile momento che attraversa il nostro Paese non toglie la voglia di progettare.
Al contrario, sembra che il tempo trascorso tra le mura domestiche induca a riflettere sul valore dell’abitazione di proprietà in relazione ad una situazione di estrema criticità come quella attuale.
La proroga di un anno di molte delle agevolazioni fiscali previste per chi ristruttura o interviene con lavori di efficientamento energetico, inoltre, invoglia a rivoluzionare casa e concedersi finalmente quel comfort tanto meritato.
La legge di stabilità 2020 ha prolungato i bonus ristrutturazione ed Ecobonus:
– Il primo riguarda la detrazione delle spese sostenute per opere di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo, fino a un massimo di 96.000 Euro, nella misura del 50% dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche).
La detrazione, concessa secondo il criterio di cassa, va suddivisa lungo i 10 anni successivi al pagamento dei lavori fra tutti i soggetti che hanno partecipato alla spesa e che hanno diritto, ad esempio marito e moglie cointestatari di un appartamento;
– L’Ecobonus viene invece concesso a chi effettua interventi di riqualificazione energetica della propria casa o di parti comuni del condominio. I contribuenti possono portare in detrazione fiscale dall’Irpef il 65% e fino all’80% delle spese sostenute (se i lavori determinano la riduzione di due classi di rischio sismico).
Il limite delle somme da portare in detrazione è variabile, e cambia a seconda del tipo di intervento: è al massimo di 100.000 Euro, ad esempio sui lavori di riqualificazione degli edifici esistenti, scende a 60.000 Euro per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e diventa di 30.000 euro ad esempio per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Il bonus mobili ed elettrodomestici:
Chi effettua una ristrutturazione e contestualmente acquista mobili ed elettrodomestici nuovi di classe energetica superiore, può richiedere il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, l’agevolazione fiscale prevista per chi, in occasione dei lavori di ristrutturazione, sostenesse spese destinate ad arredare oppure a sostituire i vecchi elettrodomestici con macchine di classe energetica superiore.
La detrazione è del 50% e va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Le novità: arriva l’approvazione definitiva del Bonus facciate che consente una detrazione Irpef del 90% rispetto alle spese sostenute per gli interventi migliorativi e di restauro della facciata dell’abitazione (fatto salvo il limite di spesa pari a 96.000 Euro).
Viene introdotto anche il bonus rubinetti (detrazione del 65% delle spese effettuate per la messa in posa di dispositivi atti a migliorare il risparmio idrico) mentre per lo sconto in fattura l’area d’azione viene limitata solo agli interventi di riqualificazione energetica di importo superiore a 200.000 Euro abrogando quindi la possibilità di ottenerlo per interventi di efficientamento energetico e rischio sismico.
Sismabonus: consente un vantaggio economico a chi decide di svolgere un qualsiasi tipo di intervento in chiave antisismica volto a incrementare la sicurezza di un determinato appartamento.
La detrazione è dell’80% rispetto alla cifra investita fino ad arrivare all’85% in caso di miglioramento effettivo di due classi.
La proroga del bonus è stata estesa a tutto il 2021.
Fonte: mutuionline.it – 1 aprile 2020 | borsaitaliana.it – 04 Mar 2020