Uno scenario roseo per febbraio 2022, quello tracciato dall’Osservatorio mensile di Immobiliare.it.
Infatti, tutte le aree sul territorio italiano hanno registrato un aumento nell’andamento dei canoni d’affitto, con una media nazionale pari allo 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,5% rispetto allo stesso momento l’anno scorso.
La richiesta media si attesta sugli 11,3 euro al metro quadro, esattamente come nel mese di gennaio.
Vediamo ora insieme quali sono i dati delle diverse regioni italiane, area per area:
Febbraio 2022 | In calo il nord-ovest, positive il resto delle aree italiane:
Le variazioni percentuali del canone medio richiesto per gli affitti sono molto lievi a livello territoriale.
Si registra un lieve calo sul prezzo degli affitti nell’area del Nord-ovest.
In particolare:
- Nel Nord-Ovest del paese i prezzi medi degli affitti sono diminuiti dello 0,1%, mentre sono cresciuti dell’1,4% rispetto all’anno scorso.
In Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia la media del prezzo a metro quadro si attesta sui 11,9 euro. - Situazione positiva nel Nord-Est.
La variazione rispetto a gennaio 2022 cresce dello 0,3% e del 3,1% rispetto all’anno precedente. - Rispetto a gennaio 2022, la variazione percentuale del prezzo degli affitti nel Centro Italia rimane cresce dello 0,5%, parimenti con lo stesso periodo nel 2021.
- Nel Sud Italia si attesta una crescita dei prezzi degli affitti rispetto al mese precedente e a febbraio 2021, rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%.
- La variazione percentuale nelle Isole è dello 0,6% rispetto al mese precedente.
La crescita rispetto a febbraio 2021 si attesta al 3,3% e la media dei prezzi al metro quadro a 7,2 euro.
ZONE | Prezzo medio al mq | Variazione mensile | Variazione annuale |
---|---|---|---|
Provincia di Roma | 9,6 Euro | +0,4% | +4,8% |
Comune di Roma | 14,0 Euro | +0,2% | -1,6% |
Provincia di Milano | 10,8 Euro | +0,6% | +3,9% |
Comune di Milano | 19,1 Euro | +0,9% | +3,8% |
Provincia di Napoli | 7,0 Euro | +0,4% | +5,8% |
Comune di Napoli | 12,1 Euro | -0,1% | 0,0% |
Provincia di Torino | 7,0 Euro | -1,3% | +4,4% |
Comune di Torino | 9,0 Euro | -0,2% | -0,6% |
Provincia di Palermo | 6,1 Euro | +0,7% | +5,8% |
Comune di Palermo | 7,4 Euro | +0,1% | +1,6% |
Provincia di Brescia | 9,3 Euro | +0,2% | +16,1% |
Comune di Brescia | 9,3 Euro | 0,0% | +8,2% |
Provincia di Bari | 6,2 Euro | -0,8% | +0,7% |
Comune di Bari | 9,0 Euro | +0,4% | +2,7% |
Provincia di Catania | 6,6 Euro | +0,6% | +3,6% |
Comune di Catania | 7,8 Euro | +1,4% | +2,0% |
Provincia di Bergamo | 7,8 Euro | +0,5% | +3,9% |
Comune di Bergamo | 10,2 Euro | +0,6% | +3,2% |
Provincia di Salerno | 6,6 Euro | -4,3% | -1,6% |
Comune di Salerno | 9,8 Euro | +0,7% | -4,4% |
Provincia di Firenze | 10,3 Euro | +0,9% | -0,6% |
Comune di Firenze | 15,4 Euro | +0,6% | +4,2% |
Provincia di Bologna | 8,6 Euro | -0,8% | -1,1% |
Comune di Bologna | 14,6 Euro | +1,8% | +7,6% |
Provincia di Genova | 9,6 Euro | -0,9% | +5,2% |
Comune di Genova | 7,7 Euro | +0,1% | +0,5% |
Provincia di Padova | 7,6 Euro | +1,7% | +5,5% |
Comune di Padova | 10,5 Euro | -0,1% | +4,3% |
Provincia di Caserta | 4,8 Euro | -0,1% | +2,9% |
Comune di Caserta | 6,8 Euro | +2,0% | +7,9% |
Provincia di Verona | 8,7 Euro | +1,3% | +2,5% |
Comune di Verona | 10,6 Euro | 0,0% | +4,2% |
Provincia di Varese | 8,6 Euro | +0,2% | +4,0% |
Comune di Varese | 9,2 Euro | -0,8% | +5,1% |
Provincia di Treviso | 8,3 Euro | +1,2% | +5,1% |
Comune di Treviso | 10,6 Euro | +0,2% | +4,2% |
Provincia di Monza e Brianza | 9,5 Euro | +0,5% | +3,9% |
Comune di Monza | 11,3 Euro | +0,5% | +3,9% |
Provincia di Vicenza | 7,3 Euro | +2,1% | +3,9% |
Comune di Vicenza | 9,0 Euro | 0,0% | +2,8% |
Provincia di Venezia | 10,5 Euro | -0,6% | -0,9% |
Comune di Venezia | 12,3 Euro | +0,9% | -3,0% |
La domanda riparte:
Nelle locazioni i trend sono quelli del pre-pandemia: il mercato infatti torna sui livelli precedenti alla crisi innescata dal Covid-19, con la domanda che da settembre 2021 a febbraio 2022 è cresciuta di quasi il 30% rispetto al semestre precedente.
Andando ad analizzare le diverse aree del Paese si nota come la crescita della domanda sia una costante che differisce solo per l’intensità.
Al Centro e nel Sud Italia l’aumento percentuale rispetto al semestre precedente è più significativo, +42,2% e +33,7% rispettivamente, mentre al Nord la variazione si aggira attorno al 20% (+21,6% al Nord-Est e +20,3% al Nord-Ovest).
Bene anche le Isole, sebbene in maniera più contenuta (+14,3%).
I volumi di richiesta aumentano anche se si va a guardare il settore delle locazioni residenziali nei grandi e piccoli capoluoghi di regione, con una crescita percentuale più significativa nei secondi (+45,4%).
Lo stock di appartamenti in affitto torna in negativo:
Se con la pandemia le città si erano svuotate di studenti e lavoratori fuori sede, come anche di turisti, portando ad un aumento esponenziale di abitazioni offerte in locazione, ora la tendenza si è decisamente invertita tornando ai livelli precedenti alla crisi.
Sia i grandi che i piccoli capoluoghi di regione mostrano un calo dell’offerta attorno al 30% e in generale la disponibilità di appartamenti in affitto nella penisola è decisamente di segno negativo (-23,5%).
La contrazione dello stock rispetto al semestre precedente è particolarmente evidente al Centro e al Sud (-32,1% e -26,6% rispettivamente), mentre al Nord le percentuali si aggirano attorno al -18%.
Nelle Isole il decremento è “solo” del 12,3%, complice il fatto che l’analisi non coinvolge la stagione più prettamente turistica, quella in cui escono dal mercato gli appartamenti destinati ai vacanzieri.
«Le previsioni che avevamo avanzato nel nostro ultimo Osservatorio semestrale sono state pienamente rispettate
dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it
“Siamo infatti tornati alle logiche che dominavano il mercato degli affitti prima dello scoppio della pandemia, dove l’offerta – specialmente nelle grandi città, meta di studenti fuorisede e giovani lavoratori – non riusciva a coprire la domanda di appartamenti in locazione.”
“Nonostante la situazione a livello nazionale mostri una sostanziale stabilità dei prezzi, l’analisi ha comunque mostrato un evidente aumento nei canoni di locazioni nei capoluoghi, segno che si tornerà rapidamente ai valori richiesti prima del lockdown».”
Fonte: immobiliare.it | Immobiliare Insights – 14 marzo 2022