CASA: reddito netto di 3.500 euro al mese per acquistare un trilocale a Roma, solo un bilocale a Milano

Acquistare casa

Acquistare casa a Milano e Roma, sogno (in)accessibile?
Se nella Capitale per permettersi un trilocale (superficie media di 90 mq) occorre guadagnare circa 3.300 euro netti al mese, a Milano con più o meno la stessa cifra (3.500 euro/mese), ci si può permettere invece solo un bilocale (superficie media di 60 mq).
Calcoli di accessibilità del mercato effettuati considerando un finanziamento pari all’80% del valore dell’immobile, con un tasso fisso al 3,93% e una durata del mutuo di 30 anni.

Nella metropoli lombarda per le agognate tre stanze il reddito netto mensile necessario supera i 5.500 euro, una chimera per la maggioranza dei potenziali acquirenti.

È quanto emerge dall’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, che ha calcolato il reddito netto necessario (annuale e mensile) per procedere all’acquisto di un appartamento di varie tipologie nelle due città.

Partendo invece dal reddito netto medio disponibile di una coppia di lavoratori (calcolato a partire dai redditi lordi dichiarati – ultima pubblicazione Mef anno di imposta 2020 – nelle due città, al netto delle imposte, e caratterizzato da un leggero squilibrio: 100% + 80% del reddito disponibile), poco più della metà (52%) dei bilocali in offerta a Milano risulta alla portata di quest’ultimi, dei trilocali solo il 16%.
Nella Capitale la situazione è un po’ più rosea: quasi il 70% dei bilocali risulta accessibile e poco meno del 40% dei trilocali.

Parlando poi di immobili nuovi o in costruzione, nel capoluogo lombardo solo all’incirca 1 su 4 è accessibile a livello di acquisto, mentre nella Città Eterna sono quasi la metà (48%) del totale.
E se qui servono poco più di 3.200 euro/mese netti per potersi permettere di vivere nel nuovo, a Milano è necessario guadagnare quasi 2.500 euro in più.


Pressione del mutuo sullo stipendio:
Dura vita per i single alla ricerca di una casa nelle due metropoli italiane: Immobiliare.it Insights ha infatti verificato che quasi per tutte le tipologie abitative la pressione del mutuo sullo stipendio supera, di molto, la soglia del 30%, generalmente accettata come percentuale limite da investire sulla propria abitazione (che ci si riferisca alla rata del mutuo o al canone di affitto).
Nella Capitale solo il monolocale è mediamente accessibile ad una persona sola, con una pressione vicina al 34%. Bilocali e trilocali si mangiano rispettivamente il 46% e il 64% dello stipendio.

Va molto peggio a Milano: per permettersi un monolocale da soli è necessario investire quasi il 40% del proprio stipendio, oltre la metà (56%), invece, se si vuole accedere a un bilocale.
I trilocali sono del tutto inavvicinabili: il mutuo richiede oltre il 90% del reddito.

Una coppia se la cava meglio in entrambe le città. I monolocali rimangono assolutamente accessibili sia a Roma che a Milano (pressione al 19% e al 21% rispettivamente), e, con qualche sacrificio in più, anche i bilocali (pressione al 26% e al 31% rispettivamente).
Ancora fuori portata invece gli ambiti trilocali: se la pressione sul reddito netto della coppia è superiore al 35% nella Capitale, nel capoluogo lombardo arriva a toccare il 50%.


«Con i rialzi dei tassi attuati dalla BCE, tendenza tra l’altro confermata anche per il prossimo futuro, l’accesso al mutuo sta diventando sempre più difficile, soprattutto per i più giovani

commenta Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it

Nelle metropoli più popolose, in genere sedi di poli universitari e importanti multinazionali, l’offerta abitativa spesso non è in grado di soddisfare una domanda in costante crescita e ogni soluzione sul mercato è oggetto di contesa, dove prevale chi ha la maggiore disponibilità.
In questo contesto risulta ovviamente favorita la coppia, le cui esigenze a livello di spazi vivibili sono molto spesso sovrapponibili a quelle del singolo, ma il cui potere d’acquisto è in genere superiore».


Quartieri accessibili a Milano e Roma | Dove conviene quindi cercare casa?
Chi è interessato ad acquistare un bilocale a Milano dovrebbe prendere in considerazione i quartieri di Bisceglie-Baggio-Olmi dove serve un reddito netto mensile di circa 2.000 euro e il 96% dell’offerta risulta accessibile, come anche Ponte Lambro-Santa Giulia, Cimiano-Crescenzago-Adriano e Forlanini, tutti con un’accessibilità superiore al 90% dello stock in vendita.

A Roma la scelta dei quartieri è molto più vasta e in pole position troviamo Ponte di Nona-Torre Angela, Lunghezza-Castelverde, Bufalotta-Casal Monastero-Settebagni, Borghesiana-Finocchio e Casal Lumbroso-Massimina-Ponte Galeria, tutti con una accessibilità pari al 100% dell’offerta.

Chi invece è alla ricerca di un trilocale a Milano ha poca scelta: solo la zona di Bisceglie-Baggio-Olmi risulta alla portata della coppia media, con il 64% dello stock in offerta accessibile e un reddito netto necessario di poco superiore ai 3.000 euro/mese.
Nella Capitale invece le opzioni più alla portata di portafoglio sono Borghesiana-Finocchio, Lunghezza-Castelverde, Ponte di Nona-Torre Angela e Labaro-Prima Porta-Valle Muricana, dove il reddito netto necessario oscilla tra i 1.800 e i 2.600 euro/mese.


Fonte: immobiliare.it – 24 novembre 2022