CasaDoxa 2022: maggiori spazi, grande attenzione alla sostenibilità economica ed energetica, più ricerca della qualità

Ricerca di una nuova casa

Gli italiani rinsaldano il rapporto che hanno con la loro casa, che diventa ancora più importante nelle loro vite.

È il quadro che emerge da CasaDoxa 2022, la quinta edizione dell’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa, di BVA Doxa – prima società di ricerche di mercato in Italia e tra le prime in Europa – realizzato intervistando ogni anno un campione rappresentativo di 7.000 famiglie.

Evento organizzato da BVA Doxa e FIMAA Milano Lodi Monza Brianza, che fotografa i cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani.

L’Osservatorio è nato nel 2018 per mettere in collegamento la domanda – influenzata dalle abitudini, dai comportamenti e dai desideri degli italiani in relazione alla casa – e l’offerta proposta dall’ampia gamma di aziende operanti nell’ecosistema casa, quali banche, assicurazioni, utilities, arredamento, elettronica di consumo, tecnologia, fitness, entertainment, food, logistica, oltre al real estate e alle costruzioni.

Rispetto agli anni precedenti, 1 milione di famiglie in più si è messo in movimento per cambiare la propria casa e 700.000 famiglie in più si è dotato di una seconda casa, in affitto o in proprietà.
Gli italiani cercano più spazi, interni ed esterni con un incremento del 36% che desidera una stanza in più e del 12% che vuole un terrazzo o un giardino, dichiarandosi disponibili ad allontanarsi dal centro, pur di avere più spazio.

C’è una maggiore apertura nei confronti di soluzioni innovative per l’approvvigionamento energetico, con 6 persone su 10 che si dicono propense ad aderire ad una comunità energetica nel proprio condominio o nel quartiere, qualora questa si costituisse.

La sensibilità ai temi dell’ambiente si traduce sempre più in gesti concreti e quotidiani:

  • il 78% dichiara di spegnere le luci ogni volta che esce da una stanza (+18% rispetto al 2019);
  • il 72% utilizza lavastoviglie e lavatrici solo quando sono a pieno carico (+24%);
  • il 66% sceglie prodotti ad alta efficienza energetica (+21%);
  • il 57% tiene il riscaldamento al minimo (+34%).

Il dato più significativo è che il 68% degli italiani passa più tempo in casa facendo anche attività che prima non faceva:

  • +33% a pranzo, +36% a cena;
  • +42%, a guardare film e serie tv;
  • +31% a lavorare;
  • +26% a fare fitness e tenersi in forma.

In sintesi, si sta affermando una nuova “progettualità del buon vivere”:

  • cambiano ritmi e modalità con cui si svolgono le attività del quotidiano;
  • entra il digitale nelle case degli italiani che ne apprezzano le potenzialità;
  • cresce l’avversione allo spreco, anche del tempo, per spostamenti evitabili.

 

“Tutti i cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare – commenta Paola Caniglia, Head of Living & Retail di BVA Doxa – hanno ridisegnato le nostre case, il nostro modo di viverle e, soprattutto, la nostra relazione con esse.
La casa ha assunto una forte rilevanza perché diventa il fulcro del nostro nuovo progetto esistenziale.

Una diversa attenzione al tempo, al lavoro, al digitale, alla sostenibilità hanno messo in discussione i nostri tradizionali percorsi di vita e ci indica che è in corso un ribaltamento della prospettiva gravitazionale casa-lavoro”.


“L’Osservatorio CasaDoxa sugli italiani che noi presentiamo assieme a Doxa rafforzando un consolidato rapporto di collaborazione – afferma Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza – offre molteplici spunti di riflessione non soltanto per gli operatori immobiliari, ma più in generale per le imprese del terziario.
Si fotografa, infatti, l’evoluzione del vivere e dell’abitare i cui aspetti incidono sui comportamenti di fruibilità delle nostre città.

E nell’investimento casa hanno un ruolo di primo piano il benessere con la scelta dei materiali, la sostenibilità ambientale ed energetica, i servizi che un complesso condominiale deve saper offrire.

Nei desideri di spesa l’efficienza energetica è particolarmente importante, e non potrebbe essere altrimenti in questo periodo.
E la casa, rispetto a prima della pandemia, è diventata molto più importante come luogo dove si svolgono tante attività: di lavoro e svago. Un vero e proprio hub anche per ricevere prodotti.
Di queste tendenze il mercato deve tenere conto”.


Fonte: fimaamilano.it – 19 ottobre 2022