CASE: diminuzione media dell’offerta di vendita (-1,5% tendenziale, -13,1% rispetto al periodo pre-Covid), nel 2° trimestre 2023

CASE: immagine dell'andamento dell'offerta di vendita nel 2° trimestre 2023

Secondo gli ultimi dati di mercato, l’offerta di abitazioni in vendita in Italia ha subito un calo significativo nel secondo trimestre 2023, registrando una diminuzione dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Roma risulterebbe essere in controtendenza, con un valore del +1%.

Questo dato si aggiunge a una tendenza più ampia, evidenziando una riduzione dell’offerta del 13,1% rispetto all’ultimo trimestre pre-Covid.
A rivelarlo un report dell’Ufficio Studi del noto portale immobiliare Idealista.

Questi dati riflettono l’andamento attuale del mercato immobiliare italiano, influenzato da molteplici fattori.
La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sul settore, generando incertezze e mutamenti nelle preferenze degli acquirenti.

Inoltre, la domanda elevata e l’attuale scarsità di offerta hanno creato un ambiente competitivo per gli acquirenti, spingendo i prezzi al rialzo in molte zone del Paese, benché i tassi applicati ai mutui siano saliti considerevolmente.

La situazione a livello provinciale mostra un equilibrio tra le aree in cui l’offerta di abitazioni è in aumento (55 province) e quelle in cui il numero di immobili in vendita è diminuito (46 province), con 5 mercati che mantengono una stabilità dell’offerta.


Capoluoghi:
La città più colpita dalla drastica riduzione dello stock è Napoli (-25%), che guida un gruppo di 50 aree dove l’offerta è diminuita rispetto al secondo trimestre del 2022.
Tra i mercati più richiesti spiccano Verona (-12%), Trieste (-11%), Milano, Genova (entrambe -5%) e Torino (-4%).

Dall’altro lato il trend di crescita dell’offerta abbraccia 52 città trascinate da Sondrio (+31%), Como (+26%) e Nuoro (+25%).Incrementi a doppia cifra per altri 17 capoluoghi, tra cui si segnalano Bergamo (+24%), Bologna (+16%), Firenze (+14%) e Venezia (+10%).
Incrementi più contenuti per il resto dei capoluoghi mentre non si rilevano variazioni dello stock abitativo solo a Cagliari, Treviso, Frosinone, Pavia e Reggio Calabria.


Province:
Analizzando i capoluoghi di provincia italiani, si evidenzia ancora una leggera prevalenza di aree che hanno visto un incremento dell’offerta rispetto a un anno fa: sono 55 su 106 monitorate.
La maggiore crescita si registra a Vibo Valentia (+20%), che precede Taranto (+18%), Macerata, Campobasso (entrambe su del 16%) e altri 11 centri dove la variazione dello stock in vendita è stata superiore al 10%.
Invariate le province di Milano, Asti, Rieti, Cagliari e L’Aquila.

Di contro, i maggiori cali di prodotto disponibile in questo secondo trimestre riguardano Bologna (-18%), Trento (-15%) e Padova (-14%).
Poi ancora, con indici di ribasso molto pronunciati Lucca, Trieste, Lodi (-11% per le tre province), Teramo e Bergamo (-10% per entrambe).

A seguire la disponibilità di abitazioni si è ridotto in altre 38 province nell’ultimo anno.


Fonte: idealista.it – 18 luglio 2023