BANCA D’ITALIA: le case più efficienti dal punto di vista energetico, hanno un prezzo medio (richiesto) maggiore del 25%

Immagine relativa alle classi di efficienza energetica in Italia, nell'articolo sulla ricerca relativa al prezzo richiesto per le case

Le case con una maggiore efficienza energetica (appartenenti alle migliori quattro classi) presentano un aumento medio maggiore di circa il 25% nei prezzi di vendita presenti negli annunci, rispetto a quelle con una classificazione energetica inferiore (decima categoria).

Questo il risultato di uno studio condotto dalla Banca D’Italia e basato sui dati forniti dal portale Immobiliare.it.

L’analisi mostra che, a parità di altre caratteristiche, il differenziale di prezzo è tuttavia estremamente variabile tra province, plausibilmente a causa delle differenze nelle condizioni climatiche e nel quadro normativo regionale in tema di efficienza energetica degli edifici.


L’obiettivo dello studio di Banca d’Italia:
L’obiettivo del paper, dal titolo “The capitalizazion of Energy Labels into House Price. Evidence from Italy” (L’impatto della classe energetica sui prezzi delle case), è misurare quanto il passaggio da una classe energetica bassa a una alta, influisca sul prezzo degli immobili in Italia.


Dati e metodo:
I dati forniti a Banca d’Italia da Immobiliare.it, sono quelli relativi agli annunci online di case in vendita che riportano, tra le informazioni sull’immobile, anche la classificazione energetica dell’immobile stesso.

Lo studio è stato condotto utilizzando un’analisi di regressione OLS (Ordinary Least Squares) in cui:

  • la variabile dipendente è il logaritmo del prezzo;
  • le variabili indipendenti sono rappresentate da un vettore di variabili strutturali riferite all’immobile, corrispondenti, nello specifico, alla superficie, allo stato dell’abitazione, al numero di locali presenti e così via.

Il modello è stimato:

  • per ogni zona climatica (la classe A comprende tutte le classi dalla A1 alla A4; le classi B, C, D, E, F sono considerate separatamente);
  • per le singole province accorpando le classi energetiche in macro gruppi (F-G, D-E, B-C, A).

Il risultato sul rapporto tra classe energetica e prezzo delle case:
L’analisi ha evidenziato che in Italia gli immobili riconducibili a una classe energetica efficiente sono pochi e costosi, nettamente più costosi di quelli appartenenti alle classi energetiche meno efficienti.
In particolare, nel 2022 solo il 10% degli immobili in offerta sul portale online era classificato con classe da A1 ad A4, contro il 65% appartenenti alle classi F o G.

A livello nazionale, gli immobili di classe A sono venduti a un prezzo superiore del 25%, rispetto a quelli di classe energetica G.

Non tutte le zone, però, sono uguali.
Tra le province c’è uno scarto notevole, dovuto principalmente alle diverse condizioni climatiche in cui versano le regioni italiane e ai diversi standard tecnici per misurare l’efficienza energetica: il price premium per gli immobili di classe A varia tra il 7% e il 45%.


Conclusioni: comprare una casa energicamente efficiente ha un costo che, spesso, è tutt’altro che indifferente per l’acquirente.
Ma la lotta al cambiamento climatico passa anche da qui, dalla scelta degli immobili, ed è una sfida più che mai importante per garantire un futuro migliore alle future generazioni.

Si stima che gli edifici residenziali in tutta l’Unione Europea, rappresentino circa il 9% di tutte le emissioni di Greenhouse Gases (GHG).
Ma la percentuale è ancora più significativa in Italia: 12,5%, a causa di edifici particolarmente vecchi, certamente ricchi di storia e fascino ma dannosi per il pianeta (… e per la bolletta).

Si deve riflettere, inoltre, sul come l’acquisto di una casa efficiente dal punto di vista energetico, possa rappresentare un investimento a lungo termine che comporti un sostanziale risparmio sui costi energetici e un potenziale aumento del valore dell’immobile.


Fonte: BANCA D’TALIA | Immobiliare.it – 14 novembre 2023