CASE: incremento congiunturale dei prezzi negli annunci di vendita (+0,3%) a giugno 2023 (Roma prezzo medio 3338 euro/m2 | -0,1% semestrale)

Prezzi delle case negli annunci di vendita a giugno 2023

Prezzi sostanzialmente stabili nell’ultimo mese, con la curva che comunque continua a salire nonostante la difficile congiuntura economica.
Secondo l’Osservatorio mensile di Immobiliare.it Insights, infatti, a giugno acquistare casa è costato lo 0,3% in più a livello nazionale, rispetto al mese precedente.

Il prezzo al metro quadro tocca così quota 2.125 euro, con un rialzo del 2,5% su base nazionale rispetto all’inizio del 2023.
Una crescita che, però, ha conosciuto una leggera frenata nell’ultimo trimestre, chiuso al +0,9%.

Spiccano, ancora una volta, le aree del Nord Italia e i grandi centri urbani (più di 250.000 abitanti).
Bene anche le Isole.


Il Nord mantiene buone performance a livello di prezzi:
A trainare l’incremento su base semestrale è il Nord del Paese, che registra il +3,5%.
Mentre tutte le altre aree italiane crescono di circa un punto percentuale nello stesso lasso di tempo.

Come per il mese di aprile, sono infatti nuovamente il Nord-Est e Nord-Ovest ad aver registrato l’oscillazione di prezzo – in positivo – più consistente nell’ultimo mese.
Nelle due aree si è registrato un aumento dello 0,6%, con costi che hanno raggiunto i 2.256 (per il Nord-Ovest) e 2.172 (per il Nord-Est) euro/m2.

Seguono le Isole, al +0,5%, dove la richiesta media di chi vende la propria abitazione sfiora i 1.330 euro/m2.

Raggiunge i 1.556 euro/m2 di media il Sud Italia, che rispetto ad aprile vede un incremento nei prezzi pari al +0,2%.
Il Centro si conferma l’unica area del Paese a evidenziare un trend leggermente negativo (-0,1%), mantenendo comunque il prezzo al metro quadro più alto del Paese (2.416 euro).

La regione in cui costa di più comprare casa è il Trentino-Alto Adige, dove si sfiora la media di 3.350 euro/m2, mentre la più economica è la Calabria, unica regione italiana in cui il prezzo medio al metro quadro scende sotto “quota 1.000”, fermandosi a 928 euro/m2.


I grandi centri continuano a correre:
Emerge un’importante differenza tra i tassi di crescita nelle grandi città (intese come agglomerati la cui popolazione supera i 250.000 abitanti) e le piccole città.
Le grandi vedono infatti un incremento dei prezzi del 3% nel semestre, arrivando a una media di 3.236 euro/m2, mentre le piccole si fermano a 1.789 euro/m2 di media, con incrementi pari all’1,6% nello stesso semestre.

Sebbene per entrambe la tendenza si confermi positiva, le grandi città italiane crescono a ritmo più sostenuto rispetto ai piccoli centri (quelli che contano meno di 250.000 abitanti), in particolare per quanto riguarda il prezzo.

Su base mensile si è registrato un ulteriore scatto del +0,6% nel prezzo medio richiesto nei grandi centri, mentre in quelle più piccole l’aumento è stato più contenuto (+0,2%).

Segnali di espansione su base semestrale provengono dagli altri indicatori.
L’offerta di appartamenti in vendita, infatti, cresce dell’1,4%, mentre la domanda aumenta dell’1,9%.
Questo trend vede un rallentamento nell’ultimo trimestre, dove la domanda si contrae di quasi due punti percentuali.

Anche in questo caso i dati variano molto a seconda che si parli di grandi o piccole città: negli agglomerati minori, infatti, si assiste ad una crescita della domanda su base semestrale (+2,1%), che è doppia rispetto a quella delle grandi città.

Inoltre, nelle piccole città si osserva una diminuzione netta degli stock nello stesso periodo (-1%), mentre nei grandi centri urbani questi si accumulano (+8,3%).
In entrambe le situazioni la domanda frena nell’ultimo trimestre, con le grandi città a -2,9% e le piccole a -0,4%.


La classifica delle città più care:
Il podio non subisce variazioni rispetto al mese precedente: Milano, ora a quota 5.252 euro/m2 (+2% nell’ultimo semestre) si conferma salda al primo posto.
Segue Bolzano, con i suoi 4.737 euro/m2 di media, anche se dopo una contrazione semestrale dell’1,1%, e, a chiudere la top 3, Firenze, che supera i 4.100 euro/m2 (+1,5%).

Bologna conferma la sua supremazia su Roma: nella prima il prezzo medio richiesto si aggira sui 3.370 euro/m2, mentre nella Capitale “ne bastano” 3.338, con il capoluogo emiliano-romagnolo in rialzo del 3,4% e la Capitale sostanzialmente stabile (-0,1% nel semestre).

Venezia si conferma al sesto posto (3.016 euro/m2), mentre Siena supera Trento conquistando la settima posizione.
Entrambe presentano comunque un prezzo medio poco al di sotto dei 3.000 euro/m2.

Chiudono la classifica delle prime dieci città più care, Rimini con i suoi 2.772 euro/m2 e Napoli, dove ne servono 2.728.


L’affordability: guardando alle possibilità di un single o di una coppia di permettersi l’acquisto di una casa tramite mutuo, si osservano importanti contrazioni sul semestre:

  • Per le coppie si registra un -6% di accessibilità, che le lascia comunque in grado di prendere in considerazione il 53,5% delle opzioni a disposizione.
  • Va peggio per i single, che hanno accesso a meno di un quarto delle soluzioni disponibili sul mercato, con una contrazione del 4,1% negli ultimi sei mesi.

«Come preventivabile, vista la situazione di congiuntura economica sfavorevole che stiamo vivendo, il primo semestre del 2023 si è chiuso all’insegna del rallentamento delle transazioni immobiliari»

riflette Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it.

«Nonostante questo, i prezzi di vendita continuano ad aumentare.
Questo è un trend comune a diverse nazioni europee in cui la piccola proprietà è preponderante e si adegua più lentamente alle dinamiche di mercato rispetto, ad esempio, a ciò che abbiamo visto negli Stati Uniti (dove il prezzo delle case è sceso nell’ultimo semestre 2022 e ad inizio 2023)».


Fonte: immobiliare.it | Immobiliare Insights – 5 luglio 2023