ISTAT: aumento congiunturale (+5,9%) e tendenziale (+4,2%) della produzione nelle costruzioni, a gennaio 2025

ISTAT: aumento congiunturale (+5,9%) e tendenziale (+4,2%) della produzione nelle costruzioni, a gennaio 2025

A gennaio 2025, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del +5,9% rispetto al mese precedente.
Nella media del trimestre novembre 2024 – gennaio 2025, inoltre, la produzione nelle costruzioni è cresciuta del +3,3% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato una aumento del +4,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, contro i 22 di gennaio 2024), mentre l’indice grezzo è cresciuto del +0,5%.

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ROMA: aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni nel quarto trimestre 2024 (+3,5%), con una flessione del -20,6% dal 2010

ROMA: aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni nel IV trimestre 2024 (+3,5%), con una flessione del -20,6% dal 2010

ISTAT: aumento tendenziale (+4,5%) e congiunturale (+0,7%) dei prezzi delle abitazioni, nel quarto trimestre 2024

ISTAT: aumento tendenziale (+4,5%) e congiunturale (+0,7%) dei prezzi delle abitazioni, nel quarto trimestre 2024

Secondo le stime preliminari dell’ISTAT, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie nel quarto trimestre 2024, per fini abitativi o per investimento, è aumentato del +0,7% rispetto al trimestre precedente e del +4,5% nei confronti dello stesso periodo del 2023.

La crescita tendenziale dell’IPAB si deve soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove, che aumentano del +9,4% (+8,9% nel trimestre precedente) e, in misura più contenuta, a quelli delle esistenti che registrano un incremento del +3,4% (dal +2,7%).

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MUTUI: surroghe protagoniste delle nuove erogazioni (38%), nel primo bimestre 2025

MUTUI: surroghe protagoniste delle nuove erogazioni (38%), nel primo bimestre 2025

Il mercato dei mutui in Italia mostra segnali contrastanti, nel primi due mesi del 2025.
Mentre le richieste complessive di mutui per l’acquisto di abitazioni segnano un leggero incremento, la vera spinta propulsiva arriva dalle surroghe, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio di MutuiOnline.it.

A febbraio 2025, infatti, quasi quattro mutui erogati su dieci (il 38%) riguardavano la portabilità del relativo prestito ipotecario, ovvero più del triplo rispetto al 12% registrato nel 2022.

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Mercato residenziale dell’area euro: il ruolo della domanda, dell’offerta e della politica monetaria, nel resiliente ciclo attuale

Mercato residenziale dell’area euro: il ruolo della domanda, dell’offerta e della politica monetaria, nel resiliente ciclo attuale

I prezzi delle case sono un indicatore economico cruciale, influenzando sia la politica monetaria che il benessere finanziario delle famiglie.
Le banche centrali li tengono d’occhio per capire come le loro decisioni sui tassi di interesse si traducono in cambiamenti nell’economia reale, ma anche per valutare la solidità dei bilanci familiari che, a loro volta, influenzano l’attività edilizia e il mercato della locazione.

In una recente analisi della Banca Centrale Europea, si sono esaminati gli andamenti del recente ciclo dei prezzi delle abitazioni nell’area dell’euro, per comprendere meglio quali possano essere le implicazioni per l’economia europea.

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ABI: lieve aumento del tasso medio (3,17%) sui mutui per l’acquisto di abitazioni, a febbraio 2025

ABI: lieve aumento del tasso medio (3,17%) sui mutui per l’acquisto di abitazioni, a febbraio 2025

Come comunicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel recente rapporto mensile, a febbraio 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato del 3,17% (2,90% quello di riferimento BCE), in aumento rispetto al 3,12% di gennaio 2025 e al 3,89% di febbraio 2024.

Nei primi 13 giorni di marzo 2025, il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,52% (quasi lo stesso valore di febbraio 2025 e inferiore di 145 punti base rispetto al valore massimo del 3,97%, registrato a ottobre 2023), mentre quello IRS a 10 anni è stato del 2,64% (in aumento di 25 punti base rispetto al mese precedente).

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