Agevolazioni “prima casa”: spettano anche se si è titolari della nuda proprietà di un immobile nello stesso Comune?

Immagine che mostra alcuni punti interrogatici, per l'articolo sulla Regola del prezzo-valore: sono possibili accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate?

Posso usufruire delle imposte agevolate sull’acquisto di una casa che si trova nello stesso Comune in cui già possiedo la nuda proprietà di un’altra abitazione?

Sì.
Infatti, al ricorrere di tutte le altre condizioni previste dalla legge, l’agevolazione “prima casa” spetta anche nel caso in cui l’acquirente sia titolare della sola nuda proprietà su un’abitazione situata nello stesso Comune in cui si trova l’immobile che si intende acquistare con i benefici.

Il nudo proprietario, infatti, non ha il possesso dell’immobile, che fa capo all’usufruttuario.
L’agevolazione spetta purché la nuda proprietà non sia stata acquistata usufruendo delle agevolazioni “prima casa”.

Continua la lettura

Agevolazioni “prima casa”: benefici per cittadini trasferiti all’estero

Immagine che mostra alcuni punti interrogatici, per l'articolo sulle normative fiscali relative alle agevolazioni prima casa per cittadini trasferiti all’estero

Ho letto che chi si trasferisce all’estero per motivi di lavoro può richiedere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa in Italia anche se non ha nazionalità italiana ma quella di uno Stato dell’Unione europea. È così?
Sapevo che per avere le agevolazioni bisognava essere cittadini italiani emigrati all’estero…

L’articolo 2 del decreto legge n. 69/2023 ha modificato i criteri necessari per avvalersi delle agevolazioni “prima casa” con riferimento agli acquisti di abitazioni non di lusso da parte di acquirenti che si sono trasferiti all’estero per ragioni di lavoro.

Prima dell’entrata in vigore di tale norma, infatti, erano esclusi dai benefici fiscali i cittadini non italiani, ma di altri Stati dell’Unione europea, che non intendessero stabilirsi in Italia.

Continua la lettura

Affitti brevi: com’è cambiata la tassazione con cedolare secca?

Immagine che mostra alcuni punti interrogatici, per l'articolo sul cambiamento della normativa fiscale relativa agli affitti brevi
Qual è l’attuale tassazione, con cedolare secca, degli immobili affittati per periodi brevi?

Nel caso di una sola abitazione, l’aliquota è stata confermata al 21%.
Se invece le unità concesse in locazione sono più di una, a partire dal secondo immobile è prevista la tassazione al 26%.

La misura, introdotta dalla legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 63, legge n. 213/2023), riguarda le locazioni abitative di durata non superiore a 30 giorni e si applica sul contratto di affitto della seconda, terza e quarta casa stipulato dalle persone fisiche.

Continua la lettura

Immobili e bonus fiscali 2024: la guida aggiornata sulle normative e le agevolazioni fiscali

Immagine per l'articolo sui bonus fiscali 2024 per gli immobili, con la guida aggiornata del notariato sulle normative e le agevolazioni fiscali

È disponibile l’edizione aggiornata della guida per il cittadino “Immobili e bonus fiscali 2024”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato, insieme a 14 Associazioni dei Consumatori, sulla base delle novità introdotte dalla più recente normativa sul tema (D.L. 29 dicembre 2023, n. 212).

Il vademecum è stato aggiornato per fornire a cittadini, professionisti e operatori del settore, uno strumento costantemente al passo con le novità normative.

Continua la lettura

Superbonus 110%: plusvalenze sulle cessioni di beni immobili, dal 1 gennaio 2024

Immagine per l'articolo sul Superbonus, relativo alle plusvalenze sulle cessioni di beni immobili dal 1 gennaio 2024

La legge di Bilancio per l’anno finanziario 2024 ha modificato il Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) – negli articoli 67, comma 1, e 68, comma 1.
Prevedendo un ampliamento dei casi in cui si genera una plusvalenza, realizzata in caso di cessioni di immobili sui quali siano stati effettuati interventi che hanno consentito di fruire del Superbonus.

A partire dal 1° gennaio 2024, infatti, se l’immobile su cui sono stati effettuati interventi di riqualificazione al 110% viene rivenduto prima di dieci anni dalla fine lavori, la plusvalenza del 26% andrà calcolata tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione.

Continua la lettura

Cassazione: in caso di contestazione da parte del Fisco, spetta al contribuente dimostrare che la sua prima casa non è di lusso

immagine che rappresenta un ambito giudiziario, in relazione all'articolo relativo all'ordinanza della Cassazione che ha deciso che, in caso di contestazione da parte del Fisco, spetta al contribuente dimostrare che la sua prima casa non è di lusso

La Corte Suprema di Cassazione – con una recente ordinanza – ha confermato che, ai fini dell’agevolazione prima casa, la superficie utile dell’immobile deve essere determinata avuto riguardo all’utilizzabilità degli ambienti, a prescindere dalla loro effettiva abitabilità.

Accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate e cassando la decisione della Commissione tributaria regionale dell’Umbria, che aveva dato ragione ad un contribuente contro la negazione delle agevolazioni “prima casa” da parte dell’Agenzia.

Continua la lettura