Agevolazioni prima casa: è possibile usufruirne se si è titolari della nuda proprietà di altra abitazione?

Immagine che mostra alcuni punti interrogativi, per il quesito relativo alla possibilità di usufruire delle agevolazioni prima casa nel caso si sia titolari della nuda proprietà di altra abitazione

Ho avuto in donazione dai miei genitori la nuda proprietà della casa dove vivo. Volendo acquistare un’altra abitazione, posso comunque usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa?

La risposta al quesito è affermativa, a patto che la nuda proprietà non sia stata acquisita usufruendo delle agevolazioni “prima casa”.
Per richiedere le agevolazioni “prima casa”, infatti, l’acquirente deve dichiarare al momento dell’acquisto di rispettare alcune condizioni.

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Superbonus: alcuni chiarimenti sulla plusvalenza relativa alla cessione degli immobili

Immagine che mostra alcuni punti interrogativi, per il quesito relativo alla possibilità di rimborso versamento eccedente dell'Imposta di registro

Ho letto che chi vende l’abitazione sulla quale sono stati eseguiti interventi agevolati con il Superbonus deve pagare un’imposta del 26% sulla plusvalenza. Ma questo vale per tutti gli immobili? Anche quando l’agevolazione non l’ha avuta il proprietario della casa ma il comodatario?

La legge di bilancio 2024 (articolo 1, comma 64) ha previsto una nuova ipotesi di plusvalenza immobiliare imponibile, per le cessioni a titolo oneroso (poste in essere a partire dal 1° gennaio 2024) di immobili che sono stati oggetto di interventi agevolati, con il cosiddetto Superbonus, che si sono conclusi da non più di dieci anni all’atto della cessione.

Su questa novità l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti con la circolare n. 13 del 13 giugno 2024.

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Bonus “prima casa under 36”: chiarimenti e indicazioni per gli atti stipulati nel 2024

Immagine della circolare dell'Agenzia delle Entrate relativa alle indicazioni relative al Bonus “prima casa under 36” per gli atti stipulati nel 2024

Con la circolare n. 14/e del 18 giugno 2024, l’Agenzia Delle Entrate ha voluto ricordare quali siano i requisiti per beneficiare della misura relativa al bonus “prima casa” per chi ha meno di 36 anni, fornendo indicazioni riguardo il nuovo termine fissato dal decreto Milleproroghe (Decreto legge n. 215/2023).

Il documento fornisce, inoltre, istruzioni sul credito d’imposta riconosciuto a chi ha stipulato il contratto prima della proroga e “apre” – sempre per i contratti stipulati nel 2024 entro il 29 febbraio – all’Isee ottenuto successivamente, purché riferito allo stesso nucleo familiare.

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Superbonus: imposta sulla plusvalenza realizzata nella vendita dell’immobile

Immagine relativa alla Circolare 13/E sulle imposte, relative alla plusvalenza derivante da lavori di superbonus, in caso di vendita dell’immobile

Come noto, la legge 30 dicembre 2023 n. 213 è intervenuta sulla disciplina fiscale delle plusvalenze, generate nel caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili oggetto di interventi agevolati riferibili al Superbonus.

A questo proposito l’Agenzia Delle Entrate, con la recente circolare n. 13/E, ha emanato alcune istruzioni sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2024.

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Agenzia Delle Entrate: la guida sulle agevolazioni relative ai bonus casa, ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici

Immagine della copertina della guida: Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2024

È stata recentemente pubblicata dall’Agenzia Delle Entrate, la guida “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2024” che raccoglie in un unico documento le disposizioni normative e le indicazioni di prassi riguardanti ritenute, oneri detraibili e deducibili, crediti di imposta, erogazioni liberali e detrazioni pluriennali relative a spese per interventi edilizi.

Le relative informazioni sono state divise per macrocategorie (alle quali corrispondono i vari capitoli della guida) e vengono affrontate sistematicamente anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale e di conservazione da parte di CAF e professionisti, per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.

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Preliminare di compravendita: si può detrarre l’imposta fissa versata per la registrazione?

Immagine che mostra alcuni punti interrogativi, per il quesito relativo alla possibilità di detrazione dell’imposta di registro fissa di 200 euro versata

Si può detrarre l’imposta di registro fissa di 200 euro, pagata in fase di registrazione del preliminare di vendita dello stesso?

La risposta al quesito è negativa.
L’imposta di registro pagata in misura fissa per la registrazione del contratto preliminare, infatti, non è scomputabile (circolare n. 18/2013).

Ci si riferisce, chiaramente, all’imposta di 200 euro dovuta indipendentemente dall’entità del prezzo di compravendita, da versare unitamente all’imposta di bollo (nella misura di 16 euro ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe).

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