
Il possesso di una casa è universalmente riconosciuto come un indicatore fondamentale della ricchezza familiare, ma la propensione al possesso viene interpretata con notevoli differenze tra le nazioni europee.
Un esempio lampante è il confronto tra la Germania, dove meno della metà delle famiglie possiede la casa in cui vive, e l’Italia (75,2%) o la Spagna, dove questa percentuale sale all’80%.
Questo divario significativo, non solo persiste nel tempo, ma si riflette anche nel valore complessivo del patrimonio immobiliare accumulato dalle famiglie nei diversi paesi, come rilevato nel recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE), che ha esaminato le complesse dinamiche che influenzano la ricchezza immobiliare nelle economie avanzate.