La proprietà immobiliare: differenze e peculiarità dell’Italia, nel contesto (non solo) europeo

Analisi del recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE)

Il possesso di una casa è universalmente riconosciuto come un indicatore fondamentale della ricchezza familiare, ma la propensione al possesso viene interpretata con notevoli differenze tra le nazioni europee.
Un esempio lampante è il confronto tra la Germania, dove meno della metà delle famiglie possiede la casa in cui vive, e l’Italia (75,2%) o la Spagna, dove questa percentuale sale all’80%.

Questo divario significativo, non solo persiste nel tempo, ma si riflette anche nel valore complessivo del patrimonio immobiliare accumulato dalle famiglie nei diversi paesi, come rilevato nel recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE), che ha esaminato le complesse dinamiche che influenzano la ricchezza immobiliare nelle economie avanzate.

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Prezzo delle abitazioni: aumento tendenziale nell’area dell’euro (+2,6%) e UE (+3,8%), nel terzo trimestre 2024

EUROSTAT: grafici che rappresentano l'andamento dei prezzi delle abitazioni nell'area euro e UE, nel terzo trimestre 2024

Nel terzo trimestre del 2024, i prezzi delle abitazioni sono aumentati del +2,6% nell’area dell’euro e del +3,8% nell’Unione Europea, rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Questi dati, forniti da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea che raccoglie e analizza informazioni ufficiali sugli andamenti economici e sociali nei paesi membri, evidenziano un’accelerazione rispetto al secondo trimestre del 2024, quando i prezzi avevano evidenziato una crescita tendenziale del +1,4% nell’area euro e del +3,0% nell’UE.

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EUROSTAT | Housing in Europe 2024: differenze abitative e andamento del mercato immobiliare

Immagine relativa all'analisi dell'andamento delle differenze abitative e andamento del mercato immobiliare in Europa

Sapevi che nel 2023 il 52% della popolazione dell’Unione Europea viveva in abitazioni unifamiliari, mentre il 48% risiedeva in appartamenti? E che i prezzi delle case sono aumentati in media del +48%, tra il 2010 e il 2023?

Questi sono alcune delle evidenze presenti nell’edizione 2024 della pubblicazione interattiva Housing in Europe di EUROSTAT, che offre interessanti approfondimenti statistici sulle diverse tendenze abitative rilevate.
Ponendo l’attenzione su vari aspetti dell’edilizia abitativa, tra cui le tipologie, la proprietà, le dimensioni, la qualità, l’impatto ambientale ed esplorando anche l’evoluzione dei costi e dei canoni di locazione.

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Prezzi delle abitazioni: aumento tendenziale nell’area dell’euro (+1,3%) e UE (+2,9%), nel secondo trimestre 2024

immagine relativa all'analisi dei prezzi delle abitazioni nel secondo trimestre 2024

Nel secondo trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni, misurati dall’indice dei prezzi delle abitazioni (IPA), sono aumentati del +1,3% nella zona euro e del +2,9% nell’Unione Europea rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Nel primo trimestre del 2024, invece, i prezzi delle abitazioni erano diminuiti del -0,3% nella zona euro, ma aumentati del +1,5% nell’UE.

Questi dati provengono da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, che misura periodicamente le variazioni di prezzo di tutti gli immobili residenziali acquistati dalle famiglie (appartamenti, case unifamiliari, villette a schiera, ecc.), sia di nuova costruzione che esistenti.

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Prezzo degli immobili residenziali: diminuzione del rischio di bolla, ma Miami e Tokyo restano vulnerabili

Immagine di un ufficio, per l'analisi relativa al Prezzi degli immobili residenziali ed al rischio di bolla immobiliare

Per il secondo anno consecutivo, sono diminuiti i rischi di bolle immobiliari nelle città analizzate dall’UBS Global Real Estate Bubble Index.
Tuttavia, alcune città continuano a mostrare segnali di preoccupazione.

Gli squilibri sono diminuiti in Europa, sono rimasti stabili nell’area Asia-Pacifico e sono aumentati negli Stati Uniti, con Miami che si distingue per il più alto rischio di bolla tra tutte le città prese in esame.
Un rischio elevato è stato rilevato anche a Tokyo e, nonostante un calo significativo rispetto allo scorso anno, anche a Zurigo, con Los Angeles, Toronto e Ginevra in evidenza nella stessa classifica.

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Mercato residenziale prime 2024: Lisbona traina il mercato immobiliare di lusso (+4,2%), Roma meglio di Milano

Immagine di un elegante e moderno orologio, per l'analisi relativa allo studio relativo ai tempi di vendita degli Immobili di lusso

Secondo l’ultimo “Prime Residential World Cities Index” di Savills, che ha analizzato il mercato residenziale di lusso in 30 città globali, la prima metà del 2024 ha mostrato una significativa resilienza sia nei prezzi di vendita che nei canoni delle proprietà “prime”.
Ovvero, degli immobili di fascia alta, situati in aree prestigiose e particolarmente richieste.

In questo ambito, il 60% delle città monitorate ha registrato una lieve crescita positiva, con un incremento medio del +0,8%, riflettendo una forte fiducia tra gli investitori nonostante il contesto economico globale incerto.

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