Piccole famiglie, piccole case? La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

Il mercato abitativo italiano è in continua evoluzione, influenzato da dinamiche demografiche, sociali ed economiche complesse.

Alcune interessanti riflessioni su questi aspetti sono presenti in un recente articolo del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), che ha offerto una panoramica dettagliata su alcuni trend chiave che potrebbero impattare sulla domanda abitativa.

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ISTAT: aumento congiunturale (+2,6%) e tendenziale (+3,6%) della produzione nelle costruzioni, a novembre 2024

Grafico dell'andamento della produzione nelle costruzioni, dal 2020 a novembre 2024

A novembre 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +2,6% rispetto al mese di ottobre.
Nella media del trimestre settembre – novembre 2024, invece, la produzione nelle costruzioni è cresciuta del +1,4% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, inoltre, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato un incremento del +3,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di novembre 2023), mentre l’indice grezzo è cresciuto del +0,1%.

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ISTAT: aumento congiunturale (+1,6%) e tendenziale (+3,4%) della produzione nelle costruzioni, a ottobre 2024

Grafico ISTAT dell'andamento della produzione nelle costruzioni da gennaio 2020 a ottobre 2024

A ottobre 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +1,6% rispetto al mese di settembre.
Nella media del trimestre agosto 2024 – ottobre 2024, inoltre, la produzione nelle costruzioni è diminuita del -0,3% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato un incremento del +3,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23, contro i 22 di ottobre 2023), mentre l’indice grezzo è cresciuto del +7,1%.

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ISTAT: aumento congiunturale (+2,2%) e tendenziale (+3,9%) della produzione nelle costruzioni, a settembre 2024

Grafico ISTAT dell'andamento della produzione nelle costruzioni da gennaio 2020 a settembre 2024

A settembre 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +2,2% rispetto al mese di agosto.
Nella media del terzo trimestre 2024, la produzione nelle costruzioni cresce del +0,3% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra un incremento del +3,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, come a settembre 2023), mentre l’indice grezzo cresce del +3,8%.

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ISTAT: diminuzione congiunturale (-1,8%) e tendenziale (-0,3%) della produzione nelle costruzioni, ad agosto 2024

Grafico ISTAT dell'andamento della produzione nelle costruzioni da gennaio 2020 ad agosto 2024

Ad agosto 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca del -1,8% rispetto al mese di luglio.
Nella media del trimestre giugno – agosto 2024, la produzione nelle costruzioni rileva un lieve aumento del +0,1% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato una flessione del -0,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, contro i 22 di agosto 2023), mentre l’indice grezzo è diminuito del -3,7%.

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Prezzo degli immobili residenziali: diminuzione del rischio di bolla, ma Miami e Tokyo restano vulnerabili

Immagine di un ufficio, per l'analisi relativa al Prezzi degli immobili residenziali ed al rischio di bolla immobiliare

Per il secondo anno consecutivo, sono diminuiti i rischi di bolle immobiliari nelle città analizzate dall’UBS Global Real Estate Bubble Index.
Tuttavia, alcune città continuano a mostrare segnali di preoccupazione.

Gli squilibri sono diminuiti in Europa, sono rimasti stabili nell’area Asia-Pacifico e sono aumentati negli Stati Uniti, con Miami che si distingue per il più alto rischio di bolla tra tutte le città prese in esame.
Un rischio elevato è stato rilevato anche a Tokyo e, nonostante un calo significativo rispetto allo scorso anno, anche a Zurigo, con Los Angeles, Toronto e Ginevra in evidenza nella stessa classifica.

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