Importante novità per i proprietari di immobili che decidono di optare per il regime alternativo della cedolare secca.
Secondo quanto stabilisce il decreto fiscale, entrato in vigore il 3 dicembre scorso, infatti, la mancata comunicazione della proroga non implica una decadenza immediata e un ritorno alla tassazione ordinaria Irpef.
Una boccata d’ossigeno per i proprietari che hanno scelto di ricorrere alla cedolare secca, ma che hanno dimenticato di comunicare all’Agenzia delle Entrata la proroga del contratto, non inviando l’apposito modello RLI.
Prima dell’attuale normativa, infatti, la mancata comunicazione implicava il ritorno al regime ordinario con il relativo pagamento dell’imposta di registro, Irpef e relative addizionali comunali e regionali.
A partire dal 3 dicembre 2016, quindi, non è prevista più la revoca dell’opzione se il contribuente ha tenuto un comportamento coerente con la volontà di optare per il regime favorevole della cedolare, effettuando i relativi versamenti e dichiarando redditi da cedolare nella sua dichiarazione.
La mancata decadenza non salva, però, il contribuente dal pagamento di una multa pari a 100 Euro, che viene ridotta a 50 Euro se la comunicazione della proroga viene effettuata entro i primi 30 giorni dalla scadenza del termine previsto dal contratto.