Compravendite di abitazioni a Roma nel 2017: +3%, ovvero più di 31.000 transazioni

La città di Roma, che da sola rappresenta un terzo circa del NTN delle grandi città, registra un aumento tendenziale del numero di compravendite del +3%, con un totale di 31.131 transazioni normalizzate nel 2017.
Una quota di abitazioni pari al 32% del volume complessivo di transazioni normalizzate effettuate nelle otto principali città per numero di abitanti, ed un volume pari al 2,18% di abitazioni compravendute rispetto allo stock esistente (indice IMI +0,06% rispetto al 2016).

L’aumento è meno accentuato di Milano, Palermo, Firenze e Napoli, che sono oltre il 7%, secondo il Rapporto Immobiliare 2018 dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Questi i dati nel dettaglio:


Il taglio “da 50 fino a 85 mq” risulta essere quello più venduto, con 12.890 transazioni normalizzate (+4,0%).
Segue il taglio “da 85 fino a 115 mq” con 8.516 transazioni (+2,6%), quello “da 115 fino a 145 mq” con 3.828 transazioni (+0,1%), il taglio “oltre 145 mq” con 2.953 transazioni (-0,4%) ed infine quello “fino a 50 mq” con 2.944 transazioni (-8,0%).

La superficie media per unità venduta è di mq 93,4.

In termini di capitali erogati Roma rappresenta una quota importante del totale dei finanziamenti delle metropoli con circa 3,1 miliardi di Euro erogati (+9,9%).


Il mercato residenziale nelle otto principali città per numero di abitanti:
Nelle otto principali città per numero di abitanti le compravendite di abitazioni, nel 2017, sono state 97.366, con un tasso di crescita uguale a quello riscontrato a livello nazionale, +4,9% rispetto al 2016.
Tra le città i rialzi più elevati sono per i mercati residenziali di Milano, Palermo, Firenze e Napoli, oltre il 7%. Roma, invece, che da sola rappresenta un terzo circa del NTN delle grandi città, registra un aumento di compravendite del 3% e Bologna è l’unica città in calo, -3,3%.

L’andamento degli scambi delle abitazioni, per le singole città e per i comuni del resto della provincia, è mostrato attraverso la serie dal 2004.
Si evidenzia per i capoluoghi come dopo una fase di crescita generalizzata, anche piuttosto sostenuta, tra il 2004 e il 2006 si sia osservato, dal 2007 e per alcuni già dal 2006 (Roma, Napoli, Milano e Palermo) un periodo di calo.
La contrazione del volume di compravendite prosegue fino al 2008 e si attenua nel 2009. Nel 2010, con l’eccezione di Bologna, il trend negativo si inverte. Nel 2011 il segno è positivo in tutte le città, ma nel 2012 nessuna è risparmiata dal crollo del mercato immobiliare, con l’unica eccezione della città di Napoli, il cui andamento è, però, da imputare del tutto alle consistenti dismissioni del patrimonio immobiliare del comune. Nel 2013 si assiste a una generale decelerazione dei tassi di calo con qualche primo segnale di ripresa e dal 2014 gli incrementi riguardano tutte le grandi città, sia nei comuni capoluogo sia in quelli minori, con un notevole picco nel 2016.

Milano è la città con il valore medio di un’abitazione compravenduta più elevato, 315 mila Euro circa, seguono Firenze con un valore medio di 273 mila Euro e Roma con 271 mila Euro circa.
In tutte le grandi città il “fatturato” medio per abitazione acquistata è in diminuzione, nel 2017, di quasi 7 mila Euro in media.

Fonte: Rapporto immobiliare 2018 – settore residenziale | Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate/Associazione Bancaria Italiana – 22 maggio 2018