Compravendite abitazioni 2022: leggero calo sul 2021, prevalenza di acquisto nella fascia 18-35 anni, 53% degli immobili acquistato con agevolazione prima casa

Numero compravendite 2022 per distribuzione regionale

Dall’analisi statistica dei Dati Notarili relativi al 2022, emerge con chiarezza che nonostante sia stato caratterizzato da eventi negativi, il Paese non ha invertito il trend di positività ed ottimismo a cui avevamo assistito nell’anno 2021.

Nonostante una leggera diminuzione del numero assoluto di atti stipulati rispetto all’anno precedente, (pari a circa il 4%, concretizzatosi soprattutto nel II semestre del 2022), ciò che più colpisce è che le transazioni effettuate nel 2022 restano comunque superiori a quelle effettuate nel 2019.
Confermando il cosiddetto “effetto rimbalzo” successivo alla crisi del 2020, che sembra non essere terminato.

Approfondendo il settore relativo alla compravendita di immobili abitativi, si evidenzia un calo delle vendite rispetto al 2021, concretizzatosi appunto soprattutto nel II semestre del 2022.
In particolare, nel 2022 sono state rilevate 589.486 compravendite (rispetto alle 628.137 rilevate nel 2021), dato in aumento rispetto ai 511.431 scambiati nel 2020 e ai 551.122 immobili abitativi scambiati nel 2019.

Se si analizzano gli scambi semestrali, si può riscontrare un tendenziale trend in diminuzione tra il I e il II semestre 2022, in cui si passa da 303.375 scambi nel I semestre a 286.111 del II semestre, con un calo del -5,69%.

Interessante è paragonare tale dato a quello degli scorsi semestri, per individuare il trend che ha delineato il mercato: si è passati da 324.926 vendite del I semestre 2021, alle 303.211 del II semestre 2021 (con un calo del -6,68%).
Nel 2020 i medesimi dati rilevavano uno scambio di 212.123 immobili nel I semestre 2020 e 299.308 immobili nel II semestre 2020, con una variazione del +41,10%.

Distribuzione delle compravendite: anche per il 2022 le maggiori compravendite di beni immobili si sono registrate al Nord con il 54,30%.
In particolare nel Nord Ovest avvengono il 32,39% delle compravendite e nel Nord Est il 21,91%, mentre nelle Isole avviene solo l’8,45% delle compravendite.
A far registrare il maggior aumento tra il I e II semestre sono state però proprio le Isole con un +2,12%, a fronte di una media italiana tra il I e II semestre 2022 del -2,44%.

La Regione nella quale vengono scambiati più immobili rimane la Lombardia, con il 19,31%, (sostanzialmente in linea anche con l’anno 2021, in cui si sono registrate il 19,43% delle transazioni) degli immobili scambiati sull’intero territorio nazionale, con una diminuzione del -3,74% tra I e II semestre.
Seguita dal Piemonte con il 9,12% e dal Veneto con un 9,09%.

Se si esamina la densità di compravendite ogni 100.000 abitanti, la Valle d’Aosta è la Regione ad avere il tasso più alto per compravendite/abitanti.
Confermando il dato degli anni precedenti e facendo registrare una punta di ben 4.340 compravendite ogni 100.000 abitanti (contro le 4362 compravendite ogni 100.000 abitanti del 2021, 2.885 compravendite per il 2020 e le 3.328 compravendite ogni 100.000 abitanti del 2019).
Pur essendo la Regione dove avviene la minor percentuale di vendite, cioè lo 0,37% del totale delle compravendite italiane.

Seguono la Liguria (con 3.439 compravendite, ogni 100.000 abitanti) e il Friuli Venezia Giulia (con 3.166 compravendite ogni 100.000 abitanti), mentre la Lombardia ha fatto registrare 2.807 compravendite ogni 100.00 abitanti (contro le 2.715 compravendite ogni 100.000 abitanti del 2021 e le 1.980 compravendite ogni 100.000 abitanti del 2020).

La Regione che nel II semestre ha fatto registrare il maggiore aumento pari al +9,41% è la Calabria, mentre la Lombardia riporta un dato negativo con una diminuzione tra i due Semestri del -3,74%.
Anche il Veneto ha fatto registrare un -1,70%.
La Regione che, invece, ha fatto segnare una maggiore diminuzione, tra il I e II semestre 2022, è la Puglia con un -8,07%.

Genere e fasce d’età: Se si analizzano gli acquisti immobiliari suddivisi per genere e per fasce d’età emerge che vi è una sostanziale parità tra maschi e femmine per l’acquisto di fabbricati.

La fascia d’età in cui viene effettuato un maggior acquisto di fabbricati si conferma quella tra 18-35 anni, con una percentuale nell’intero 2022 pari al 28,57% (a fronte di un 27,09% registrato nel 2021) delle compravendite totali di fabbricati.
Mentre la fascia 36-45 anni riporta una percentuale del 23,43% (rispetto ad un 24,79% del 2021), la fascia 46-55 una percentuale del 21,30% (rispetto al 22,12% del 2021) e la fascia 56-65 con una percentuale del 15,55% (rispetto al 15,31% del 2021).

Si conferma altresì il dato che ad acquistare sono maggiormente i soggetti nella fascia 18-35 anni, mentre a vendere sono maggiormente i soggetti nella fascia 56-65 anni.
La fascia d’età privilegiata per alienare la prima casa e sostituirla con un’altra prima casa è rimasta la fascia d’età 36-45 (che riscontra una percentuale pari al 35,03%).

Agevolazioni prima casa: le tabelle sull’agevolazione prima casa evidenziano che, nel 2022, su 589.486 immobili abitativi ben 313.147 (pari al 53,12% del totale) sono stati acquistati usufruendo dell’agevolazione prima casa.
Dato in linea con l’anno 2021, in cui su complessivi 628.137 immobili abitativi (rispetto ai 511.431 immobili abitativi del 2020) è stata chiesta l’agevolazione prima casa per 352.039 (rispetto ai 307.466 del 2020).

Questo dato conferma che in Italia oltre la metà degli immobili abitativi viene acquistata con le agevolazioni prima casa, richiesta maggiormente nella fascia di età 18-35, con una sostanziale parità anche in questo caso nell’acquisto tra uomini e donne.

Privati e Imprese: viene confermato il dato, anche nel 2022, che le compravendite effettuate da privati sono maggiori rispetto alle vendite effettuate dalle imprese.
Nel 2022 l’86,58% dei fabbricati abitativi è stata venduta da privati, mentre le imprese hanno venduto il restante 13,41% degli immobili abitativi.

Anche i fabbricati strumentali (come tali intendendosi i fabbricati diversi da quelli abitativi) sono maggiormente venduti da privati che da imprese.
L’83,63% dei fabbricati strumentali, infatti, è venduto da privati contro il 16,37% venduto da imprese.

Mesi preferiti per finalizzare le compravendite: si conferma altresì il dato sui mesi in cui gli italiani acquistano maggiormente gli immobili, ovvero luglio e dicembre.
In particolare a luglio 2022 sono state effettuate il 9,96% (contro il 10,89% di luglio 2021) delle compravendite dell’anno, mentre a dicembre 2022 il dato è stato del 10,21% (contro il 10,87% di dicembre 2021), mentre il mese in cui vi sono stati minori trasferimenti è agosto 2022, con un 3,78%.


Fonte: notariato.it – Dati statistici notarili