Dopo il lieve calo registrato nel 2020 a causa della pandemia, il settore delle costruzioni in Italia ha visto una ripresa significativa nel 2021 (+33,4%) e – anche se con incrementi rilevanti, ma più moderati – nel 2022 (+24,6%) e 2023 (+21,9%), secondo lo studio effettuato dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC) sui bilanci delle società di capitali del settore.
Questi tassi di crescita sono stati superiori rispetto alla media degli altri settori economici, ma nel 2023 hanno segnato un calo del -3,1% secondo i dati rilevati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), attraverso l’andamento dell’imponibile IVA rilevabile tramite la fatturazione elettronica.
Attribuibile, ovviamente, soprattutto alle restrizioni relative al Superbonus, che hanno impattato in modo significativo i sottosettori delle ristrutturazioni e delle nuove costruzioni, riducendo gli incentivi e rallentando i progetti in corso.
Lo studio è stato effettuato attraverso un monitoraggio costante dei bilanci delle società a responsabilità limitata attive nel settore costruzioni.
La metodologia ha compreso un’analisi “macro” dei dati aggregati e un’analisi “micro” focalizzata su voci specifiche del conto economico e dello stato patrimoniale, escludendo le società con reddito netto negativo.
Questa sintesi illustra le principali tendenze del settore negli ultimi anni, con un focus su crescita, sfide e prospettive future.
Bilanci 2022 | una sintesi dell’analisi:
Nel 2022, il fatturato delle Costruzioni è cresciuto del +24,6%.
Le piccole imprese (10-49 dipendenti) hanno registrato l’incremento più elevato (+30,8%), mentre il Sud ha confermato la sua vivacità con una crescita media del +29,1%, trainata da regioni come l’Abruzzo (+36,1%) e il Piemonte (+34,7%).
Il comparto più dinamico è stato quello dello sviluppo di progetti immobiliari (+36,2%), seguito dalle opere di ingegneria civile (+28,8%).
Bilanci 2023 | risultati e dinamiche regionali:
Le società del settore hanno registrato nel 2023 un incremento medio del fatturato del +21,9%.
A livello dimensionale, le medie imprese (50-249 dipendenti) hanno mostrato l’incremento più marcato (+41,4%), seguite dalle grandi (+26,8%).
A livello territoriale, il Sud ha segnato una crescita superiore (+24,6%) rispetto al Nord e al Centro e, tra i sottosettori, il più dinamico è stato quello delle costruzioni di edifici (+24,8%).
Tendenza 2024 | calo e consolidamento:
I dati preliminari del 2024 indicano una contrazione del -4% del fatturato delle costruzioni rispetto all’anno precedente, pari a circa 8 miliardi di euro.
Nonostante il calo, i livelli rimangono ben al di sopra di quelli pre-pandemici, con un aumento del +82,4% rispetto al 2019.
Rispetto ad altri settori economici il settore delle costruzioni ha comunque mostrato una performance superiore, con tassi di crescita più elevati rispetto a settori come il commercio e i servizi, evidenziando la resilienza e l’importanza strategica del comparto nell’economia nazionale.
Previsioni 2025-2026 | sfide e prospettive future:
Il settore affronta un rallentamento a causa della riduzione degli incentivi e dell’aumento dei tassi di interesse e le previsioni per il 2025 indicano ulteriori difficoltà, a causa dell’aumento dei costi di finanziamento e delle restrizioni al credito.
Per il 2026 dovrebbe, invece, configurarsi una ripresa, supportata dagli investimenti del PNRR e da politiche di rilancio per il comparto edilizio che dovrebbero includere investimenti in infrastrutture, sostenibilità ambientale e riqualificazione urbana.
Fonte: fondazionenazionalecommercialisti.it – 15 novembre 2024