Crediti deteriorati: nel 2022 incremento del tasso di default, per la prima volta dal 2019

CRIF NPE Trend tasso di default famiglie e società dal 2016 al 2022

A giugno 2022 l’andamento dei NPE (Non Performing Exposure) registra, per la prima volta da anni, un incremento dei tassi di default per i crediti concessi a famiglie e imprese.
L’ultima volta che si era rilevato un trend simile risale al giugno 2019, in un periodo antecedente la pandemia e gli interventi governativi a sostegno del credito.

Questo il quadro che emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio NPE di CRIBIS Credit Management – società del Gruppo CRIF specializzata nella gestione dei processi di Collection e di NPL management – che si pone l’obiettivo di fornire una visione complessiva e aggiornata sul mercato degli NPE.

L’andamento del rischio di credito:
L’aumento del rischio di credito rilevato a giugno 2022 vede per i tassi di default bancari un incremento su famiglie e imprese, probabilmente collegato anche alla fine dei piani di preammortamento della finanza agevolata.

“Il sistema economico ha reagito all’emergenza pandemica facendo leva sugli aspetti che caratterizzano il panorama italiano: ricchezza privata e capacità di risparmio, tessuto imprenditoriale già frutto di selezione delle precedenti crisi, basso indebitamento, iniziative d’aiuto pubbliche.
Il secondo trimestre 2022 mostra però i primi segnali di tensione finanziaria per le imprese.
Dopo aver toccato i minimi storici tornano infatti ad aumentare i tassi di default creditizi.
La fine dei preammortamenti dei crediti MCC ha determinato e determina progressivamente un aumento degli impegni medi finanziari mensili.”

commenta Alberto Sondri, Executive Director CRIBIS Credit Management


Esecuzioni Immobiliari:
L’andamento delle esecuzioni immobiliari è tornato ad essere il medesimo del periodo pre-pandemico, registrando più di 100.000 aste giudiziarie effettuate, in aumento del +13% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Anche dal punto di vista dei valori immobiliari, gli stessi sono cresciuti del +22% circa, con una media di valori base d’asta pari a circa 124.000 euro.


Fonte: CRIF – 24 ottobre 2022