CRIF: diminuisce lievemente la rata media dei mutui, mentre aumenta il numero di contraenti

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In un contesto di progressivo recupero delle richieste di mutui e prestiti da parte delle famiglie, tornate stabilmente sui livelli pre emergenza Covid-19, Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha consolidato l’aggiornamento relativo al I semestre 2020 della Mappa del Credito.

La mappa del credito è lo strumento interattivo che fornisce una fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, evidenziando le principali differenze a livello territoriale relativamente all’indebitamento.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, emerge che il 41,3% della popolazione maggiorenne residente in Italia risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, facendo registrare una crescita del +4,8% rispetto ad un anno fa.

Il progressivo allargamento della platea di consumatori che hanno scelto di far ricorso a un finanziamento per sostenere i propri progetti di spesa è favorito in questa fase da un costo del denaro ai minimi e condizioni di offerta ancora favorevoli associate a una elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default per il credito al dettaglio considerato nel suo complesso che si è attestato all’1,6% contro l’1,9% del 2019.

A livello pro-capite, la rata media rimborsa ogni mese è pari a 333 euro (-3,2% rispetto ad un anno fa ma era pari a 362 Euro nel 2016) mentre l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – è pari a 32.253 Euro (anch’essa in calo del -2,5% rispetto alla precedente rilevazione; era pari a 34.253 cinque anni fa).

Entrambi questi indicatori risultano in contrazione non solo per il calo dei tassi e per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, che rappresentano il 21,4% sul totale dei finanziamenti attivi.

I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc.) sono la forma tecnica con una quota più rilevante, pari al 46,2% del totale, seguiti dai prestiti personali, che vantano una incidenza del 32,8%.


Indichiamo, di seguito, gli specifici dati relativi alla Regione Lazio:

CRIF-Regione-Lazio-utilizzo-del-credito-da-parte-degli-italiani-nel-I-semestre-2020


Fonte: crif.it – settembre 2020


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