È stata recentemente presentata la quarta edizione del “Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2023“, realizzato da ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente), che ha analizzato le certificazioni pervenute a SIAPE (Sistema informativo sugli Attestati di prestazione energetica) da 17 Regioni e 2 Province autonome nel 2022, per un totale di oltre 1.300.000 attestati.
La distribuzione per classe energetica conferma oltre la metà dei casi come caratterizzati da prestazioni energetiche carenti (circa il 55%).
Tuttavia, il confronto tra 2021 e 2022 mostra un significativo miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili certificati.
Infatti, la percentuale di immobili nelle classi energetiche “F” e “G” diminuisce, in particolare in favore di quelle A4–B (+3,7%).
La suddivisione tra destinazione d’uso residenziale e non residenziale, degli immobili censiti dagli APE emessi nel 2022, è stabile (rispettivamente 87,5% e 12,5%), con una percentuale di APE nelle classi energetiche migliori (A4-B) intorno al 14%.
Dal punto di vista dei numeri, la quota più consistente di APE è stata emessa dalla Lombardia (20,5%), seguita da Lazio (9,6%), Veneto (8,4%) ed Emilia-Romagna (8,3%).
Le zone climatiche E e F, mediamente caratterizzate da immobili con alti fabbisogni di energia primaria, sono anche quelle che si distinguono per immobili con prestazioni più alte: esse, infatti, mostrano la percentuale più elevata di APE con classi energetiche A4-B e quella più bassa in quelle F-G.
I passaggi di proprietà e le locazioni subiscono una lieve diminuzione nelle motivazioni espresse nella redazione degli attestati, pur continuando a rappresentare oltre l’80% del campione analizzato.
Il dato più importante riguarda l’aumento della percentuale nelle riqualificazioni energetiche e delle ristrutturazioni importanti, che rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli APE emessi nel 2022, con un aumento di circa l’1,5% rispetto al 2021 per entrambe le categorie.
Nelle sue conclusioni, il rapporto evidenzia l’accelerazione significativa che si è verificata nell’ultimo anno nell’attuazione della certificazione energetica degli edifici, testimoniando un notevole progresso verso la conoscenza del patrimonio edilizio.
Le proposte di revisione della EPBD (Direttiva europea sul rendimento energetico nell’edilizia), prevedono diverse azioni che sono già in corso di implementazione a livello nazionale, ancor prima della pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Le nuove proposte legislative europee, aumentano l’ambizione riguardo alla transizione energetica verso standard costruttivi caratterizzati da prestazioni energetiche più elevate e da maggiore sostenibilità.
Ma, come è emerso dai risultati del sondaggio presentato sul Rapporto, è importante che tali obiettivi siano sostenuti da incentivi che garantiscano l’accessibilità economica.
Fonte: ENEA | Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2023 – 22 settembre 2023