EU: Italia (2,3%) non presenta un carico fiscale notevole sulla proprietà degli immobili


Secondo il report “Taxation trends in the European Union” sui livelli di tassazione nei vari paesi membri, completato nel maggio del 2019 e pubblicato dalla Commissione eropea, l’Italia non presenta un carico fiscale notevole in tema di tasse sulla proprietà.
Il report considera come “imposta sulla proprietà” sia le tasse ricorrenti sui beni immobili (Imu) sia quelle sulle altre tasse di proprietà (imposta sui trasferimenti di proprietà e sulle transazioni internazionali immobiliari).

In base al rapporto, la Francia, il Regno Unito, il Belgio, la Grecia, la Spagna e la Danimarca presentano livelli di tassazione, sulla proprietà, molto più elevati rispetto a quelli italiani.

Nel dettaglio il report mostra come il peso fiscale sulle proprietà in Francia è pari al 4,9%, in Gran Bretagna al 3,1%, in Belgio al 3,6%, in Grecia al 3,3%, in Spagna al 2,7% e in Danimarca al 2,4%.
L’Italia si posiziona al settimo posto con un 2,3%, seguita a ruota dalla Lituania, dal Portogallo e dalla Polonia.

Diversi paesi membri in Ue presentano un livello di tassazione sulle proprietà molto basse rispetto ai primi: questi sono: l’Estonia con il 0,2%, la Lituania con lo 0,3%, la Slovenia con lo 0,4% e l’Ungheria con lo 0,5%.

A livello Ue 28 la tassazione immobiliare risulta essere pari al 2,6% (stando a questo dato l’Italia si posiziona ben al di sotto rispetto all’insieme Ue), mentre quella ristretta ai 19 è leggermente più bassa, 2,4%.

Questa classifica potrebbe però essere rivista nel 2021, visto che la Francia il 12 giugno scorso ha annunciato che nel 2020 vuole togliere la tassa sulla prima casa.
E dunque il primato francese potrebbe essere ceduta alla Gran Bretagna in pieno clima Brexit.

La tassa sulle proprietà non è da sottovalutare perché rappresenta la più importante fonte d’entrate fiscali a livello europeo.
Secondo il report, questa tassazione esprime il 2,6% del Pil nel 2017 e il 6,6% del gettito fiscale totale. Tali entrate totali sono aumentate sostanzialmente (1 pp) dal punto più basso (5,6%) del 2009.

La loro quota sulle entrate fiscali totali è aumentata in maniera sostanziale nel corso degli anni (soprattutto le imposte ricorrenti) tanto che le tasse sulla casa rappresentano la fetta dominante all’interno del calderone delle imposte europee.

L’imposta sulla proprietà è stato un aspetto sempre molto considerato dalla politica, soprattutto in quei casi dove questa risulta essere molto bassa o inesistente.
Il motivo è semplice: se si ha bisogno di maggiori entrate, si sa da dove iniziare.


Fonte: Taxation Trends in the European Union | European Union, 2019 – we-wealth.com