EUROPA: diminuzione media ponderata reale dei prezzi delle abitazioni (-8,4%), al netto dell’inflazione

EUROPA: prezzi reali delle abitazioni al netto dell’inflazione

Solo sette paesi europei su 30 hanno subito riduzioni nominali dei prezzi delle case, in questo periodo.
Tenendo conto dei decenni di ricchi aumenti dei prezzi degli immobili alimentati da tassi di interesse ultra-bassi, gli ultimi sviluppi sono tollerabili.

Ma, osservando l’andamento dei prezzi delle abitazioni al netto dell’inflazione, si delinea un quadro diverso, come pubblicato in una ricerca di Scope Ratings, la principale agenzia europea di valutazione del credito.

In termini nominali, i prezzi delle case europee sono in media tornati ai livelli del 2022 e solo la Finlandia ha visto i prezzi scendere ai livelli del 2020.

La crescita media in tutta l’area dell’euro è stata ancora positiva (+4,1%) secondo gli ultimi dati pubblicati da EUROSTAT.
E il quadro non cambia molto se esteso anche a paesi come la Norvegia, il Regno Unito e la Svizzera.

I prezzi delle abitazioni in tutta Europa rivelano quanta diversità ci sia nell’inflazione in Europa: l’ultima inflazione dell’area dell’euro per il secondo trimestre è oscillata tra l’1,6% e l’11,3%.

Ma osservando l’andamento dei prezzi delle abitazioni al netto dell’inflazione, si delinea, come premesso, un quadro diverso.
L’inflazione in Europa è stata ben al di sopra della crescita nominale dei prezzi delle abitazioni (se presente), quindi c’è stato un calo medio ponderato reale dell’8,4% nell’anno, fino alla fine del 1° trimestre 2023.

Ciò può essere visto più chiaramente nei paesi che hanno subito sia cali dei prezzi nominali delle case, che un’elevata inflazione.

I prezzi delle case sono diminuiti in termini reali in tutti i paesi del SEE – tranne due – nell’anno fino al 1° trimestre 2023, guidati dalla Svezia (-15,2%) e dalla Germania (-14%).

In termini reali, siamo tornati in media ai livelli del 2020, prima che gli effetti economici della pandemia aumentassero i prezzi delle case.
Per la Svezia, tuttavia, i prezzi delle case nel 1° trimestre 2023 erano scesi ai livelli del 2016, mentre la Germania è tornata ai livelli del 2019.

Gli impatti più gravi sono stati per la Finlandia, dove i prezzi deflazionati delle case sono a livelli che non si vedevano da più di 20 anni.

Il risvolto positivo, sebbene i prezzi deflazionati delle abitazioni rivelino una perdita di valore reale, potrebbe essere che alcuni mercati ipotecari europei entrino in “modalità di ripresa” più rapidamente del previsto.

E se i dipendenti beneficeranno di aumenti salariali inflazionistici, anche marginalmente, il ribasso dei prezzi delle case in termini reali potrebbe contribuire ad aumentare l’accessibilità all’acquisto più rapidamente del previsto, nonostante i tassi ipotecari più elevati.


Fonte: scoperatings.com | Mathias Pleissner, vicedirettore, obbligazioni garantite – 7 luglio 2023