EUROSTAT: notevole incremento del risparmio delle famiglie, durante la pandemia di COVID-19

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Il tasso di risparmio delle famiglie nell’area euro è quasi raddoppiato durante la pandemia, raggiungendo il 25% del reddito nel secondo trimestre 2020, dopo essersi collocato a circa il 12-13% prima del 2020.
Questo tasso è basato sulla media dell’area dell’euro e può variare notevolmente da un paese all’altro.

L’aumento del risparmio non è un fenomeno atipico durante una crisi, ma l’entità di questo incremento è insolita ed è ascrivibile all’accumulo di fondi dovuto alle restrizioni imposte sulle attività di spesa (il cosiddetto risparmio forzato).

Nel secondo trimestre del 2020 il risparmio forzato ha rappresentato 13 punti percentuali della crescita del tasso di risparmio delle famiglie, rispetto al quarto trimestre del 2019, pari ad un contributo in punti percentuali dieci volte più elevato rispetto a quello fornito dal risparmio a fini precauzionali.

La crisi in corso causata dal coronavirus (COVID-19) ha comportato l’imposizione di restrizioni senza precedenti sulle persone e sulle loro attività economiche, al fine di limitare la diffusione locale e mondiale delle infezioni.

Il reddito e il risparmio sono due indicatori della situazione economica delle famiglie e sono utilizzati per comprendere meglio l’impatto del COVID-19 su queste e sui loro comportamenti.
Prima della pandemia, il reddito e il risparmio delle famiglie nell’area dell’euro mostravano dinamiche simili, ma nel 2020 sono emersi con evidenza gli effetti della crisi su questi due indicatori.

Sebbene i redditi delle famiglie tendano in genere a diminuire durante le crisi economiche, le misure di sostegno attuate dai governi nazionali dell’area dell’euro nel 2020 ne hanno attenuato il calo, lasciandoli nel complesso relativamente stabili.
Il risparmio, nel frattempo, è aumentato nettamente, alimentato dalle restrizioni governative che hanno limitato le possibilità di spesa dei cittadini.

Nel complesso, per effetto dell’evoluzione della crisi pandemica e delle misure governative di accompagnamento, il tasso di risparmio ha registrato notevoli fluttuazioni trimestrali nel 2020, portandosi a un livello nettamente più elevato rispetto al quarto trimestre del 2019.

Nel primo e nel secondo trimestre del 2020 è salito rispettivamente di 4 e 12 punti percentuali rispetto al tasso osservato nel quarto trimestre del 2019, quasi raddoppiando quindi al 25% tra il quarto trimestre del 2019 ed il secondo trimestre del 2020.
Nel terzo trimestre si è collocato al 18% ed è poi aumentato al 20% nel quarto trimestre del 2020, pari a 7 punti percentuali in più rispetto al quarto trimestre del 2019.

Nel secondo trimestre del 2020 il risparmio forzato ha rappresentato 13 punti percentuali della crescita del tasso di risparmio delle famiglie rispetto al quarto trimestre del 2019, pari a un contributo in punti percentuali dieci volte più elevato rispetto a quello fornito dal risparmio a fini precauzionali.


Fonti: euro-area-statistics.org | Eurostat, stime della BCE, Bollettino economico, numero 6, 2020 – Giugno 2021