Le famiglie italiane riprendono a progettare l’acquisto di una nuova casa e cresce la fiducia in un’ulteriore discesa dei tassi di interesse dei mutui, secondo l’indagine Fimaa-Confcommercio sul mercato immobiliare residenziale.
Il report, realizzato dall’Ufficio studi FIMAA (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) tra i propri associati, evidenzia come – nonostante un andamento negativo degli scambi di abitazioni negli ultimi tre trimestri del 2023 – comincino a evidenziarsi segni di progressivo miglioramento.
La maggior parte degli operatori immobiliari della Federazione, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, prevede infatti un’inversione di tendenza già nel prossimo quadrimestre e solo il 25% degli intervistati teme un ulteriore calo.
Una percentuale significativamente inferiore rispetto all’anno precedente, quando superava il 60%.
Oltre il 60% degli agenti immobiliari prevede, inoltre, un aumento medio del +2,2% nei prezzi degli immobili venduti, con un mercato che procederà a due velocità, come già osservato nel 2023.
Le aspettative di un calo dei tassi sui mutui (quasi il 50% delle risposte) e le opportunità di ottenere buoni redditi attraverso la locazione delle abitazioni (32,5%), sono i principali fattori che dovrebbero sostenere il mercato secondo le opinioni espresse.
Circa il 10% degli intervistati pensa possa essere un incentivo all’acquisto il desiderio di possedere una “casa green“, per risparmiare sulle spese di gestione e, tra gli altri fattori (1%), si segnala il desiderio di possedere una seconda casa in località turistiche.
Gli operatori interpellati individuano alcuni punti di debolezza nel mercato:
- il 31,4%, negli elevati costi di ristrutturazione;
- il 23,9%, nei i bassi stipendi;
- il 22,2% indica le preoccupazioni per le imposte introdotte dall’ultima legge di bilancio, la revisione degli estimi e le normative sull’efficientamento energetico.
Inoltre, il 19,5% ritiene che l’instabilità degli scenari geo-politici internazionali possa rappresentare un ulteriore ostacolo, mentre il 2,9% indica i tassi dei mutui ancora alti e i livelli dell’inflazione.
Locazione: il report analizza, inoltre, anche il mercato delle locazioni, segnalando che nel 2023 il numero di nuovi contratti di locazione abitativa è diminuito rispetto all’anno precedente (-1,6%), mentre i canoni hanno continuato a crescere (+4,4%).
Gli agenti immobiliari FIMAA prevedono inoltre, per il secondo quadrimestre del 2024, una forte domanda di appartamenti in locazione (68,5% degli intervistati), con un’offerta che potrebbe non tenere il passo.
La maggioranza degli agenti (47,6%) ritiene infatti che l’offerta di abitazioni rimarrà sui livelli dell’anno precedente, mentre il 46,4% prevede un’ulteriore riduzione.
Di conseguenza, il numero di nuovi contratti potrebbe mantenere le stesse percentuali di diminuzione del 2023 (tra il -2% e il -3%), con canoni in crescita del +5%.
Santino Taverna, presidente nazionale FIMAA, ha commentato:
“Oggi servono strumenti a supporto di un mercato che attribuisce un valore maggiore agli immobili residenziali efficientati rispetto a quelli non efficientati.
Nel nostro Paese, circa 12 milioni di unità residenziali stabilmente abitate necessiterebbero di interventi di riqualificazione energetica.È necessaria una maggiore gradualità nei tempi di attuazione della direttiva europea sulle ‘case green’.
Oltre ai bonus edilizi, occorrono sostegni economici concreti a beneficio delle famiglie e dei cittadini, soprattutto per le realtà meno abbienti.”
Fonte: FIMAA – 10 giugno 2024