Sapevi che nel 2023 il 52% della popolazione dell’Unione Europea viveva in abitazioni unifamiliari, mentre il 48% risiedeva in appartamenti? E che i prezzi delle case sono aumentati in media del +48%, tra il 2010 e il 2023?
Questi sono alcune delle evidenze presenti nell’edizione 2024 della pubblicazione interattiva “Housing in Europe“ di EUROSTAT, che offre interessanti approfondimenti statistici sulle diverse tendenze abitative rilevate.
Ponendo l’attenzione su vari aspetti dell’edilizia abitativa, tra cui le tipologie, la proprietà, le dimensioni, la qualità, l’impatto ambientale ed esplorando anche l’evoluzione dei costi e dei canoni di locazione.
Proprietà delle abitazioni nell’UE | il quadro generale:
Oltre due terzi della popolazione che vive in famiglie dell’Unione Europea, possiede la propria casa.
Nel 2023, infatti, il 69% della popolazione residente viveva in un’abitazione di proprietà, mentre il restante 31% aveva optato per la locazione.
La distribuzione tra proprietari e inquilini, con una proporzione in Italia del 75,2% contro il 24,8%, presenta variazioni significative nei diversi Stati membri
- La Romania: ha registrato la percentuale più alta di proprietari di abitazioni, con il 96% della popolazione residente in famiglie proprietarie.
- La Slovacchia (94%), la Croazia e l’Ungheria, seguono entrambe con il 91%.
- La Germania rappresenta, invece, un caso particolare, dove la locazione è più comune rispetto alla proprietà. Nel 2023, infatti, il 52% della popolazione tedesca viveva in alloggi in locazione, superando leggermente il numero di proprietari, ma anche Austria (46%) e Danimarca (40%) hanno registrato quote elevate di inquilini.
La distribuzione per tipo di abitazione:
Nel 2023, poco più della metà della popolazione dell’UE (51,7%) viveva in una casa unifamiliare, il 47,7% risiedeva in un appartamento, con una quota molto ridotta (0,6%) in alloggi alternativi.
In Italia risultano preponderanti gli appartamenti (58,5%) rispetto alle case unifamiliari (41,2%).
Le case indipendenti risultano essere più comuni, invece, in circa due terzi degli Stati membri, con l’Irlanda che ha registrato la quota più alta di popolazione (90%) residente in case unifamiliari.
Seguono i Paesi Bassi (79%), Belgio e Croazia (entrambi al 77%), includendo anche le case a schiera.
Gli appartamenti, invece, sono predominanti in paesi come la Spagna (66%), Lettonia (65%, dati 2021), Malta (63%) e Germania (61%).
Abitazioni nelle città, periferie e aree rurali:
- Nelle città, il 72% della popolazione vive in appartamenti, mentre solo il 27% risiede in abitazioni indipendenti.
- Nelle periferie, la tendenza si ribalta, con il 56% degli abitanti in case unifamiliari e il 43% in appartamenti.
- Nelle zone rurali, solo il 17% vive in appartamenti.
Quante persone per ogni casa?
Un altro dato rilevante è il numero medio di persone per nucleo familiare, che nel 2023 nell’UE era pari a 2,3 persone per famiglia, in Italia 2,2, ma anche qui si osservano differenze notevoli:
- Nuclei più grandi: Slovacchia (3,1); Polonia (2,9); Croazia e Irlanda (2,7).
- Nuclei più piccoli: Germania, Danimarca e Svezia (2,0), Finlandia e Lituania (1,9).
Quante camere a persona?
Nel 2023, ogni cittadino dell’UE disponeva in media di 1,6 camere a persona, in Italia di 1,4, ma il dato varia significativamente tra i vari paesi.
- I più spaziosi: Lussemburgo e Malta guidano la classifica con una media di 2,2 camere per persona, seguiti da Belgio e Paesi Bassi con 2,1 camere.
- I meno spaziosi: Polonia si trova in fondo alla scala con appena 1,1 camere per persona, mentre Croazia, Lettonia (dati 2021), Romania e Slovacchia si attestano a 1,2 camere per persona.
Impatto ambientale delle abitazioni | emissioni e efficienza energetica:
Nel 2022, le famiglie dell’UE hanno prodotto in media 647 kg di gas serra pro capite, un notevole calo rispetto ai 920 kg del 2010, mentre in Italia risultavano essere 748,6.
Tuttavia, i dati variano significativamente tra i paesi:
Emissioni più elevate:
- Belgio (1.220 kg) e Irlanda (1.182 kg) seguono nella classifica.
- Lussemburgo: 1.296 kg pro capite, il valore più alto nell’UE.
Emissioni più basse:
- Svezia: appena 27 kg pro capite, grazie a un’ampia adozione di energie rinnovabili.
- Portogallo (126 kg) e Finlandia (147 kg) si distinguono per i risultati positivi.
Le emissioni sono principalmente legate all’uso di combustibili fossili per il riscaldamento, la preparazione dell’acqua calda, la cucina e l’aria condizionata.
Efficienza Energetica | progressi in tutta Europa:
Un quarto dei cittadini dell’UE, pari al 25,5% della popolazione di età pari o superiore ai 16 anni, viveva nel 2023 in abitazioni migliorate dal punto di vista dell’efficienza energetica negli ultimi cinque anni (in Italia il 14,7%).
Le principali modifiche includevano: l’isolamento termico di pareti esterne, tetti o pavimenti, la sostituzione delle finestre a vetro singolo con unità a doppio o triplo vetro, l’installazione di sistemi di riscaldamento più efficienti.
I paesi con le percentuali più alte di abitazioni migliorate, sono risultate essere in:
- Paesi Bassi: 59%, leader nel settore delle ristrutturazioni sostenibili.
- Estonia (47%) e Lettonia (37%).
Al contrario, le percentuali più basse si registrano in:
- Malta (8%), seguita da Grecia (12%) e Spagna e Cipro (entrambe al 15%).
Prezzi delle abitazioni | aumento medio del +48%:
Dal 2010 al 2023, i prezzi delle abitazioni nell’UE – misurati attraverso l’indice relativo – sono aumentati complessivamente del +48%.
Dopo un calo iniziale, si è osservata una crescita costante dal 2013 al 2022, con picchi nel 2021 (+8,4%) e nel 2022 (+7,8%), mentre nel 2023, per la prima volta in un decennio, i prezzi hanno subito un lieve calo (-0,3%).
- Incrementi maggiori: Estonia (+209%), Ungheria (+191%) e Lituania (+154%).
- Uniche diminuzioni: Italia (-8,3%) e Cipro (-2%).
Canoni di locazione | crescita media del +22%:
I canoni nell’UE hanno registrato un aumento costante del +22% tra il 2010 e il 2023, con crescite in tutti i paesi ad eccezione della Grecia (-20%), mentre gli incrementi maggiori sono stati rilevati in Estonia (+211%), Lituania (+169%) e Irlanda (+98%).
In Italia l’aumento è stato, invece, del +10,4%.
Fonte: Eurostat – 28 novembre 2024