Se si ragionasse nell’ottica di breve periodo, non vi sarebbero molte ragioni per guardare con interesse al comparto immobiliare, tra prezzi che continuano a scendere e transazioni in lenta risalita dopo la lunga crisi.
Ma sarebbe sbagliato pensare a un investimento nel mattone senza darsi un orizzonte più lungo. Ed è proprio il cambio di prospettiva a far mutare sensibilmente il giudizio.
Sette anni. Tanto è durata la crisi del mercato immobiliare dopo lo scoppio della bolla. Dal 2007 a buona parte del 2014, con gli ultimi mesi dello scorso anno che hanno finalmente segnato un cambio di rotta consentendo di chiudere i dodici mesi con una crescita delle compravendite nell’ordine del 3,6% (+5,5% considerando solo il quarto trimestre rispetto allo stesso periodo del 2013), a quota 418 mila.
Un dato che resta comunque di poco superiore alla metà rispetto a quanto registrato nel pre-crisi, a segnalare quanta strada resta ancora da percorrere per tornare a quei livelli.
Visto nell’ottica di chi programma investimenti, tuttavia, questa può essere una ragione per tornare a scommettere sul mattone.
Estratto dall’articolo di Luigi Dell’Olio – ItaliaOggi del 28/09/2015