ISTAT: è aumentata la quota di ricchezza immobiliare degli italiani nell’ultimo decennio

ISTAT - Rapporto annuale 2019

L’Istat ha presentato oggi il ‘Rapporto annuale 2019 – La situazione del Paese’. Una fotografia sull’economia, il lavoro, le abitudini e lo stile di vita dell’Italia.

Al suo interno viene evidenziato come la ricchezza netta delle famiglie italiane, in rapporto al reddito disponibile lordo, ha mostrato una certa resilienza agli effetti della crisi del 2007-2008 legata, in particolare, alla relativa tenuta del valore della componente della ricchezza immobiliare.

Nell’ultima decade, se da un lato, il valore delle abitazioni è notevolmente diminuito in termini reali rispetto a inizio millennio, dall’altro, la quota di tale attività sulla ricchezza netta è passata da circa il 47% del 2005 al 49% nel 2017.

È importante osservare che la ricchezza pro capite, nel periodo 2005-2017, non è cresciuta, stabilizzandosi intorno ai 150.000 Euro, con un andamento molto meno favorevole che in altri paesi europei, dove si è registrata una crescita nonostante la flessione degli anni della crisi finanziaria.
In Germania ad esempio la ricchezza pro capite è passata da 100.000 Euro del 2005 a 150.000 Euro nel 2017

Fonte: ISTAT – RAPPORTO ANNUALE 2019 | La situazione del Paese – 20 giugno 2019


Ricchezza netta delle famiglie: somma delle attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e delle attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine, ecc.) detenute dalle famiglie e dalle istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie.