Il recente censimento delle abitazioni pubblicato dall’ISTAT, evidenzia che nel 2021 in Italia sono state rilevate 35.271.829 abitazioni, delle quali circa 20 milioni (56,3% del totale) costruite tra il 1961 e il 2000, più di 3.3 milioni (il 9,5%) prima del 1919.
Nella stessa analisi, la Lombardia risulta avere la densità complessiva più alta, mentre la Basilicata quella più bassa.
Il patrimonio abitativo italiano:
La maggior parte delle abitazioni censite nel 2021 è stata costruita tra il 1961 e il 2000, rappresentando quasi 20 milioni di unità, pari al 56,3% del totale.
Tra il 1961 e il 1980, durante il boom economico, sono state costruite oltre 12,5 milioni di abitazioni, circa il 63% delle costruzioni di quel periodo.
Abitazioni antecedenti al 1961:
Le abitazioni costruite prima del 1961 sono quasi 11,5 milioni, il 32,4% del totale, delle quali 6.308.009 unità (circa il 18% del totale) risalgono a prima del 1945.
Tra le abitazioni più antiche, costruite prima del 1919, ci sono circa 3,3 milioni di unità, ovvero il 9,5% del totale.
Costruzioni edificate dal 2001:
Le abitazioni costruite dal 2001 in poi, sono circa 4 milioni (l’11,4% del totale) e, di queste, quelle edificate negli ultimi 13 anni sono appena 1 milione.
La distribuzione delle abitazioni di recente costruzione varia significativamente tra le diverse aree geografiche del paese.
Distribuzione geografica per epoca di costruzione:
La quota più bassa di abitazioni costruite prima del 1919 si trova nelle Isole (4,5%), mentre la più alta è nel Nord-ovest (11,2%).
Al contrario, le Isole hanno la percentuale più elevata di abitazioni costruite tra il 1961 e il 2000 (oltre il 65%), e il Nord-ovest ha la quota più bassa (51,7%).
Le abitazioni costruite dal 2001 in poi sono più numerose nel Nord-est, mentre le percentuali più basse si trovano nel Sud Italia (8,8%) e nelle Isole (8,4%).
Densità delle abitazioni:
A livello nazionale, ci sono 116,8 abitazioni per km².
La Lombardia, come premesso, ha la densità più alta (234,7 abitazioni/km²), seguita da Liguria (217,4) e Campania (210,1).
Le regioni con meno abitazioni per km² sono la Basilicata (36,2 abitazioni/km²), la provincia di Bolzano (39,7), la Valle d’Aosta (41,6) e la Sardegna (42,9).
Distribuzione geografica:
Il 27,5% delle abitazioni si trova nel Nord-ovest, il 22,8% al Sud, il 18,9% al Centro, il 18,8% nel Nord-est e il 12,0% nelle Isole.
Distribuzione Regionale:
La Lombardia ospita il 15,9% delle abitazioni totali, seguita dalla Sicilia (9,0%), Lazio (9,0%), Campania (8,1%), Piemonte (8%) e Veneto (7,5%).
Le regioni con meno abitazioni sono Valle d’Aosta (0,4%) e Molise (0,7%).
Distribuzione delle abitazioni nei Capoluoghi | Roma e Milano in testa:
La città metropolitana di Roma nel 2021 conta il maggior numero di abitazioni, con 2.240.719 unità, pari al 6,4% del totale nazionale.
Seguono Milano (1.727.347 abitazioni), Napoli (1.377.278), Torino (1.345.869) e Palermo (730.234).
Abitazioni storiche | Torino in evidenza:
Torino è la città metropolitana con il maggior numero di abitazioni costruite prima del 1919, con 169.854 unità.
Seguono Roma (129.174), Milano (129.115) e Napoli (119.630).
Abitazioni recenti | Milano prima in classifica:
Milano guida anche per il numero di abitazioni costruite a partire dal 2016, con 19.228 unità.
Seguono Roma (16.599), Napoli (13.022) e Torino (11.531).
Altri tipi di alloggi:
Nel 2021, in Italia sono stati registrati 39.917 alloggi non classificabili come abitazioni tradizionali, rispetto ai 54.094 del 2011 (-26,2%).
La maggior parte di questi alloggi (26,9%) si trova nelle regioni del Sud, seguite dal Nord-ovest (24,7%), Centro (22,2%), Isole (13,3%) e Nord-est (12,9%), quest’ultimo con il decremento più significativo tra il 2011 e il 2021 (-30,7%).
Fonte ISTAT | Censimento permanente 2021: caratteristiche delle abitazioni – 1 agosto 2024