Nel terzo trimestre 2023, sono state 210.088 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari.
La variazione percentuale, calcolata sul dato destagionalizzato, è del +8,0% rispetto al trimestre precedente, mentre quella su base annua calcolata sul dato grezzo è del -4,9%.
Questi i dati comunicati oggi dall’ISTAT, nella pubblicazione “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile” relativa al terzo trimestre 2023.
Il 93,6% delle convenzioni stipulate ha riguardato i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (196.709), il 6,1% quelli a uso economico (12.735) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (644).
Settore abitativo: nel confronto congiunturale l’abitativo segna un incremento del +7,7% e variazioni percentuali positive in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole entrambe +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%).
Rispetto al terzo trimestre 2022, invece, le transazioni immobiliari diminuiscono del -6,0%.
A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni (Centro -13,0%, Nord-est -6,6%, Nord-ovest -5,7%, Sud -2,7%), tranne che nelle Isole (+4,0%).
Le compravendite risultano, inoltre, essersi ridotte sia nei grandi, che nei piccoli centri (rispettivamente -6,7% e -5,6%).
Settore economico: Il settore economico è risultato essere in aumento congiunturale del +14,0% su tutto il territorio nazionale (Nord-ovest +20,8%, Nord-est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), con eccezione del Sud (-0,5%).
Rispetto al terzo trimestre 2022, invece, le transazioni immobiliari sono aumentate del +15,2%.
A livello territoriale Il numero di compravendite nel settore economico è aumentato in tutto il territorio nazionale: Nord-est (+26,8%), Nord-ovest (+15,9%), Isole (+15,0%), Sud (+9,4%), Centro (+7,4%), compresi i grandi (+14,2%) e i piccoli centri (+15,9%).
Mutui: le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 72.497.
La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è +7,4% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -24,4%.
Su base congiunturale tutto il territorio nazionale segna variazioni percentuali positive con picco nel Nord-ovest (+21,3%).
Al contrario, su base annua i mutui registrano una diminuzione in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Centro -28,9%, Nord-ovest -25,1%, Nord-est -24,3%, Sud -19,2% e Isole -17,6%), comprese le città metropolitane (-25,2%) e i piccoli centri (-23,9%).
Il commento: nei primi tre trimestri del 2023 il mercato immobiliare, con 656.504 convenzioni notarili di compravendita, registra un andamento in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2022 (-11,1%).
La flessione interessa il settore abitativo (-11,9%), con variazioni negative superiori alla media nazionale nel Centro (-15,8%) e nel Nord-ovest (-15,2%), mentre il calo è stato più lieve nel Nord-est -9,7%, nel Sud -8,0% e nelle Isole -2,4%.
A livello territoriale è in aumento nel Nord-est (+11,3%), al Sud (+6,4%), nelle Isole (+3,1%) e nel Nord-ovest (+2,6%), mentre si registra una lieve contrazione al Centro (-0,7%).
Il settore economico nello stesso periodo cresce, invece, complessivamente del +4,5%.Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (224.591, da gennaio a settembre 2023) sono in forte calo (-30,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La diminuzione interessa soprattutto il Nord-ovest (-34,7%) e il Centro (-33,3%), mentre è stata più contenuta nel Nord-est (-26,9%), al Sud (-26,4%) e nelle Isole (-24,0%).
Fonte: ISTAT – 17 maggio 2024