La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre, per i prevedibili effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate.
Nel secondo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, è infatti diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019.
Flessioni mai registrate dal 1995.
A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte.
La diminuzione degli investimenti (fissi lordi) è stata anche determinata dalla riduzione della spesa per gli investimenti in abitazioni e fabbricati non residenziali e altre opere, diminuite rispettivamente, del 17,5% e del 20,7%.
La diminuzione tendenziale (II trimestre del 2020, rispetto al II trimestre del 2019) è stata invece del 22,6% e del 25.3%.
L’ANDAMENTO DEL PIL NEGLI ALTRI PAESI:
Nel secondo trimestre, il Pil è diminuito in termini congiunturali del 9,1% negli Stati Uniti, del 13,8% in Francia e del 9,7% in Germania.
In termini tendenziali, si è registrata una diminuizione del 9,1% negli Stati Uniti, dell’11,3% in Germania e del 19% in Francia.
Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è diminuito del 12,1% rispetto al trimestre precedente e del 15% nel confronto con il secondo trimestre del 2019.
Fonte: ISTAT | Conti Economici Trimestrali – 31 agosto 2020