Anche nel secondo trimestre dell’anno in corso, l’andamento dell’indice destagionalizzato delle compravendite conferma una tendenza al recupero del mercato immobiliare, che ha iniziato la sua ripresa in modo più regolare dal secondo trimestre del 2015, con un incremento di circa il 39% rispetto ai valori minimi di fine 2013.
Tuttavia, rimane ancora un gap, quasi il 4%, nei confronti dei livelli medi del 2010. Unica eccezione è il Nord, dove si è tornati ai livelli precedenti il 2010.
Nel dettaglio, le convenzioni notarili di compravendite e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari (pari a 209.243) crescono dell’1,6% rispetto al trimestre precedente (+1,7% il settore abitativo, +0,7% l’economico).
Per il complesso delle transazioni, l’incremento congiunturale interessa soprattutto il Nord-ovest (+3,0%), il Nord-est (+2,7%) e, in misura minore, il Centro (+0,4%). Al Sud le transazioni sono stabili rispetto al trimestre precedente (0,0%) mentre risultano in flessione nelle Isole (-1,3%).
Il settore abitativo segue l’andamento generale, mentre il comparto economico segna variazioni positive nel Nord-ovest (+6,9%) e nel Nord-est (+0,6%), ma negative nel Centro (-6,5%), nelle Isole (-3,0%) e al Sud (-1,5%).
Su base annua le transazioni immobiliari aumentano complessivamente del 4,7%: il settore abitativo riflette l’andamento generale (+5,1%), al contrario il comparto economico registra un lieve calo (-0,6%).
Rispetto al secondo trimestre del 2017, l’incremento registrato per l’abitativo nel periodo aprile-giugno riguarda tutte le aree geografiche del Paese: Nord-est +7,2%, Isole +6,7%, Nord-ovest +5,4%, Sud +3,4%, Centro +3,0%, e tutte le tipologie di comuni (città metropolitane +5,1% e piccoli centri +5,0%).
Per il settore economico le transazioni risultano in crescita su base annua nel Nord-ovest (+2,9%), sono sostanzialmente stabili nel Nord-est (+0,4%) e diminuiscono al Centro (-4,5%), nel Sud (-3,4%) e nelle Isole (-1,4%). Variazioni tendenziali di segno negativo si registrano anche nelle città metropolitane (-0,7%) e nei piccoli centri (-0,4%).
Il 94,3% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (197.362), il 5,2% ad uso economico (10.933) e lo 0,5% ad uso speciale e multiproprietà (948).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (113.755) crescono del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% su base annua.
Sul territorio tali convenzioni registrano aumenti congiunturali nel Nord-est (+4,2%), nel Nord-ovest (+3,2%), al Centro (+2,4%) e nel Sud (+1,7%); sono in diminuzione nelle Isole (-2,3%).
Su base annua crescono nel Nord-est (+5,9%), nelle Isole (+4,6), nel Nord-ovest (+2,1%) e al Sud (+0,6%) mentre diminuiscono al Centro (-0,9%).
Rispetto alla tipologia dei comuni risultano in crescita sia nelle città metropolitane (+1,9%) sia nei piccoli centri (+2,5%).
Fonte: Istat | Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile – 22 novembre 2018