Uno studio della Banca Centrale Europea sul mercato immobiliare nell’Eurozona, mostra una ripresa per ora modesta dei prezzi delle case ma sostiene che ci siano maggiori probabilità che la dinamica si consolidi anche a causa dei bassi tassi d’interesse.
L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’area euro, insieme a Francia e Grecia, dove i prezzi delle case hanno continuato a scendere ininterrottamente dallo scoppio della crisi, anche se il calo comincia ad attenuarsi.
“La ripresa attuale – si legge – è stata in qualche misura più debole di quanto si sia osservato a livello storico nelle tipiche fasi di recupero. Questo sembra riguardare la maggior parte dei Paesi. Peraltro, rispetto all’ultimo minimo del 2013, solo alcuni paesi come la Germania hanno assistito ad un recupero, mentre in altri, come Spagna e Olanda, c’è solo stata una stabilizzazione seguita da una lieve ripresa dei prezzi. O perfino ulteriori cali come in Francia e Italia“.
Secondo la Bce questi andamenti differenziati riflettono una molteplicità di fattori, tra cui il ciclo del credito e l’andamento dei redditi disponibili – questi ultimi a loro volta più deboli rispetto ai “normali” cicli di ripresa – che ovviamente influenzano l’atteggiamento sulle compravendite delle case.
In generale però il fatto che negli anni passati si siano verificate correzioni dei prezzi, combinato con il contesto favorevole sul versante dei finanziamenti, “suggerisce che l’attuale ripresa abbia migliori probabilità di consolidarsi rispetto ale risalite di breve durata viste in precedenza“.