Nel 2024 i canoni di locazione richiesti per le abitazioni in Italia sono aumentati del +10,6%, con un valore medio nazionale di 13,9 euro al metro quadro, secondo l’ultimo report relativo agli annunci del portale immobiliare Idealista.
Questo incremento ha coinvolto 19 regioni su 20, con rialzi tendenziali significativi a Roma (+16,6%), Napoli (+16,2%) e Torino (+11,5%), mentre Milano ha registrato una crescita più moderata (+1,7%).
In controtendenza, invece, l’ultimo trimestre del 2024, con una flessione a livello nazionale del -2,8% rispetto al trimestre precedente.
Dinamiche e previsioni di mercato:
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, questa dinamica è attribuibile soprattutto ad una domanda sostenuta che si deve confrontare con un’offerta limitata:
“L’aumento degli affitti transitori (25% delle locazioni sul portale) e la diffusione degli affitti brevi, contribuiscono ulteriormente alla riduzione dell’offerta di immobili per il mercato residenziale tradizionale.
Se questa tendenza dovesse persistere, nel 2025 potrebbe esserci un ulteriore aumento dei canoni di locazione stimabile tra il +7% e il +9%, se non ci saranno interventi strutturali che possano incentivare le locazioni a lungo termine”.
Andamento dei canoni nei capoluoghi:
Circa l’80% dei mercati italiani monitorati ha visto un aumento dei costi di locazione, con 26 città che hanno registrato incrementi a doppia cifra.
Campobasso (+18%), Como (+7,6%) e Carrara (+17,1%) guidano i rialzi, seguite da Roma (+16,6% tendenziale | +2,3% rispetto a settembre), Napoli (+16,2%), Bologna (+11,7%) e Torino (+11,5%).
Milano, pur con una crescita più contenuta (+1,7%), si conferma la città con i canoni più elevati a dicembre 2024 (23,3 euro/m², massimo storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012), seguita da Firenze (21,5 euro/m²), Venezia (21 euro/m²), Bologna (18,6 euro/m²) e Roma (17,3 euro/m²), mentre i capoluoghi più economici risultano essere Caltanissetta (4,5 euro/m²), Reggio Calabria e Vibo Valentia (5,4 euro/m²).
Variazioni a livello provinciale:
Anche a livello provinciale si osserva un trend rialzista, con aumenti in circa tre province su quattro.
Si segnala una forte volatilità, soprattutto nelle aree con alta concentrazione di affitti brevi, con Sondrio (+41,6%), Catanzaro (+28,2%), Vercelli (+23,7%) e Belluno (+23,4%) che registrano gli incrementi maggiori.
La Provincia di Belluno (32,4 euro/m²), inoltre – influenzata anche dalle prossime Olimpiadi del 2026 – si posiziona al vertice per l’importo richiesto per i canoni di locazione, seguita da quella di Lucca (28,4 euro/m²) e Rimini (25,8 euro/m²).
Le province più economiche sono, invece, Enna e Caltanissetta (5,2 euro/m²), Avellino e Reggio Calabria (5,7 e 5,8 euro/m²).
Tendenze regionali:
A livello regionale, quasi tutte le regioni mostrano un trend rialzista, ad eccezione della Basilicata (-2,0%).
I maggiori aumenti si registrano in Campania (+15,9%), Calabria (+15,2%) e Piemonte (+13,4%).
La Lombardia (19,3 euro/m²) torna ad essere la regione con il canone richiesto più elevato, seguita da Valle d’Aosta (19,2 euro/m²), Toscana (17,3 euro/m²), Emilia-Romagna (14,3 euro/m²) e Trentino-Alto Adige (14,1 euro/m²).
Il Molise (6,8 euro/m²), invece, risulta la regione più conveniente.
Fonte: Idealista – 3 gennaio 2025