Nel terzo trimestre del 2024, i canoni di locazione richiesti in Italia hanno continuato a crescere, anche se con con un ritmo più moderato rispetto ai periodi precedenti, registrando un incremento del +1,1% rispetto al trimestre precedente e del +9,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Questo aumento porta il canone medio a 14,3 euro/m², il valore più alto mai registrato dal portale immobiliare idealista che ha analizzato l’andamento dei canoni di locazione richiesti dagli inserzionisti del portale.
Capoluoghi italiani | aumento dei canoni di locazione (richiesti):
Nel terzo trimestre del 2024, il 69% dei 106 capoluoghi italiani ha registrato un incremento nei canoni di locazione.
Tra le città con i maggiori aumenti, in evidenza Massa (+14,5%), Biella (+9,5%) e Piacenza (+9%), con altri 43 capoluoghi che hanno riportato incrementi superiori alla media nazionale del periodo.
I ribassi più significativi:
All’opposto, alcune città hanno subito forti ribassi, con Potenza che risulterebbe aver marcato questa tendenza con una diminuzione del -11,4%, seguita da Cuneo (-9,3%), Arezzo e Imperia (entrambe -7,1%).
In totale, 22 capoluoghi hanno visto un calo dei canoni di locazione dopo i mesi estivi, segnando una contrazione in alcune aree del Paese.
Andamento nei principali mercati:
Tra i principali mercati, Firenze (+6,1%), Palermo (+5%), Genova (+3,2%), Roma (+2,7%) e Bologna (+2,1%) hanno registrato ancora aumenti significativi nei canoni di locazione.
Torino, inoltre, con una crescita del +1,1%, si è mantenuta in linea con la media nazionale.
Al contrario, città come Napoli (-1,4%), Catania (-0,8%), Milano (-0,4%) e Venezia (-0,3%) hanno registrato una flessione dei prezzi.
Le città più care e più economiche:
Nonostante il lieve calo, Milano resta la città più costosa d’Italia se si esaminano le richieste di canone presenti negli annunci immobiliari relativi alle abitazioni, con un costo medio di 23 euro/m².
Seguita da Firenze (21,1 euro/m²), Venezia (19,9 euro/m²), Bologna (17,5 euro/m²) e Roma (16,9 euro/m²).
Sul versante opposto, le città più economiche sono risultate essere Cosenza (6 euro/m²), Reggio Calabria (5,6 euro/m²) e Caltanissetta, che con 4,9 euro/m² si conferma la città più conveniente.
Province italiane | aumento dei canoni:
Nel terzo trimestre del 2024, la maggior parte delle province monitorate da idealista (63 su 105) ha registrato un aumento nei canoni di affitto rispetto al trimestre precedente.
Tra le province con i maggiori rialzi troviamo Rimini (+38,9%), Verbano-Cusio-Ossola (+19,2%), Caltanissetta (+14,9%), Salerno (+11,8%) e Como (+9,7%).
Queste variazioni sono spesso legate alla domanda turistica o temporanea, come quella generata da lavoratori stagionali e studenti universitari, che contribuiscono a incrementare i prezzi in determinate aree durante questo periodo dell’anno.
Rialzi moderati nelle aree metropolitane:
Nell’hinterland delle principali città metropolitane, gli aumenti sono stati più moderati, con Torino che ha registrato un incremento del +2,4%, Roma del +2,1%, mentre Napoli e Milano hanno evidenziato un modesto rialzo del +0,3%.
Province con ribassi significativi:
Al contrario, alcune province hanno visto un forte calo nei canoni di locazione, con Arezzo che ha registrato la diminuzione più marcata (-21,1%), seguita da Teramo (-13,6%) e Gorizia (-10,1%).
In queste aree, l’alta volatilità dei valori immobiliari ha portato a una significativa riduzione dei canoni richiesti.
Province più costose ed economiche:
In termini di canone, Lucca si conferma la provincia con i canoni di affitto più cari d’Italia, con una media di 32,6 euro al metro quadro, seguita da Belluno (32,1 euro/m²) e Rimini (29,7 euro/m²).
In altre 14 province, i canoni superano la media nazionale di 14,3 euro/m², con valori che vanno dai 22,9 euro/m² di Grosseto ai 14,5 euro/m² di Como.
Dall’altra parte, le province più economiche per affittare casa sono Avellino (5,9 euro/m²), Caltanissetta (5,8 euro/m²) ed Enna, che con 5,2 euro/m² rimane la più conveniente per chi cerca una locazione.
Regioni | aumenti ed alcune flessioni nelle richieste di canone:
Nel terzo trimestre del 2024, la maggior parte delle macroaree ha sperimentato aumenti, con i rialzi maggiori in Basilicata (+4,3%), Umbria (+4%), Veneto (+3,4%), Piemonte (+3,2%) ed Emilia-Romagna (+3,1%).
Nelle altre 12 regioni italiane, le variazioni dei canoni di affitto sono risultate più moderate, con aumenti che vanno dal +2,2% registrato in Campania al +0,3% della Calabria.
Al contrario, Trentino-Alto Adige (-0,5%), Abruzzo (-1,8%), Molise (-2,7%) e Marche (-5,9%) sono state le uniche a registrare una diminuzione.
Le Regioni più costose ed economiche:
Il ranking delle regioni più care per affittare è guidato dalla Valle d’Aosta, con una media di 22,2 euro/m². Seguono la Lombardia (19,1 euro/m²) e la Toscana (18,7 euro/m²).
Anche il Lazio (14,8 euro/m²) e l’Emilia-Romagna (14,7 euro/m²) superano la media nazionale, fissata a 14,3 euro/m².
Al contrario, le altre regioni presentano canoni inferiori, che variano dai 13,7 euro/m² del Trentino-Alto Adige ai 7,3 euro/m² del Molise, la regione più conveniente per chi cerca un’abitazione da prendere in locazione.
Fonte: Idealista – 4 ottobre 2024