Mercato immobiliare corporate in Italia

Investimenti-corporate-Roma-Milano

Nel corso del 1° semestre 2020, gli investimenti immobiliari corporate in Italia hanno raggiunto circa 3,4 miliardi di euro (stime Nomisma), evidenziando una contrazione del 34,2% a/a.
Trend dovuto alla minore operatività causata dal lockdown, agli andamenti negativi dell’economia nazionale e alle aspettative recessive per la seconda parte del 2020.

La minore contrazione degli investimenti in Europa (ancorché si tratti di stime preliminari) ha determinato una riduzione della quota destinata al mercato italiano in ambito europeo, che è scesa al 2,3% rispetto al 3,8% del 2019.

Milano continua ad essere il mercato di riferimento con circa la metà degli investimenti corporate realizzati nei primi sei mesi dell’anno per un ammontare di circa 1,7 mld di euro.
Roma invece ha realizzato la peggiore performance degli ultimi anni arrivando a rappresentare l’11% degli investimenti nel semestre, per un controvalore di poco inferiore a 400 milioni di euro, in larga parte investiti in spazi direzionali.

L’aumento degli investimenti di matrice estera ha sostenuto negli ultimi anni il mercato nazionale, ma ora lo espone alla volatilità delle scelte degli operatori internazionali, che al momento hanno assunto una posizione attendista.

Secondo i dati Nomisma, il segmento degli uffici continua a rimanere preponderante nelle scelte d’investimento con una quota del 52% nella prima parte dell’anno.
L’ambito commerciale è risultato ancora una volta residuale con un 14% del totale investito, mentre il comparto alberghiero si è attestato al 12,9%.

La quota di immobili nel segmento logistico, nonostante il rinnovato interesse nella fase post COVID-19, si è ridotta fino al 7,7%, anche se, secondo gli esperti, è ragionevole attendersi un recupero in ragione di una maggiore domanda di spazi dedicati all’e-commerce a seguito della modifica delle abitudini di acquisto degli italiani.


Fonte: Intesa Sanpaolo casa – 20 ottobre 2020