Secondo quanto emerge dall’Osservatorio mensile di Immobiliare.it Insights, ad aprile 2024 i prezzi medi richiesti per gli immobili residenziali in vendita sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,3%) rispetto al mese precedente.
Una prima battuta d’arresto dopo i rialzi degli scorsi mesi (a marzo 2024 era stato registrato un aumento del +1,9%), ma che non basta a invertire la rotta.
Infatti, la differenza rilevata rispetto ad aprile 2023 è stata del +4,0%, in aumento anche rispetto al +3,2% del mese precedente.
L’andamento dei prezzi, da Nord a Sud:
Il prezzo medio rilevato è stato di 2.196 euro/m2.
La macroarea geografica dove le case in vendita sono risultate essere più costose resta il Centro, con una media di 2.419 euro/m2 (in sostanziale equilibrio sia rispetto al mese che all’anno precedente).
All’estremo opposto della classifica ci sono le Isole, con 1.351 euro/m2.
In tutte le aree non si registra una variazione particolarmente significativa negli ultimi 30 giorni.
Se si considerano invece gli ultimi 12 mesi, spicca la variazione del Nord-Ovest (+7,3%) e del Nord Est (+5,8%).
I prezzi medi dei capoluoghi di regione:
Primo posto – senza sorprese – per Milano con 5.372 euro/m2 e medaglia d’argento per Firenze con 4.199 euro/m2.
Seguono Bologna, Roma (3.366 euro/m2 | +0,2% congiunturale, +0,7% tendenziale), Venezia e Trento.
Le città più economiche per comprare casa sono invece Catanzaro (974 euro/m2), Campobasso (1.170 euro/m2) e Perugia (1.267 euro/m2).
Ad aprile non si sono registrate variazioni particolari nel prezzo al metro quadro rispetto al mese precedente, né in positivo né in negativo.
Nei 12 mesi, i delta più significativi sono quelli di Campobasso (+9,3%), Venezia (+8,1%), Perugia (+7,7%), Bari (+7,5%) e Trieste (+7,0%).
Nessun delta negativo ad eccezione di Catanzaro, che con un gap di -0,5% si attesta però su una sostanziale stabilità.
Domanda e offerta si muovono in direzione opposta:
Ad aprile 2024 offerta e domanda si sono mosse in direzione diametralmente opposta: se, a livello nazionale, la prima è cresciuta, la seconda ha visto una leggera contrazione.
Se si considerano i 12 mesi, l’offerta in tutte le macroaree risulta infatti essere in crescita (+2,6% nel mese, +12,8% nell’anno), mentre nel mese si registrano due delta negativi al Nord Italia (-2,7% al Nord-Ovest e -1,4% al Nord-Est).
La domanda complessiva rileva, invece, una flessione nei confronti con il mese precedente (-1,7%) e un incremento rispetto ad aprile 2023 (+9,4%).
Le uniche flessioni che rilevate sono congiunturali e relative all’area Nord-ovest (-2,5%), Nord-est (-2,2%) ed al Centro (-1,4%).
Fonte: immobiliare.it – 3 maggio 2024