Nell’ultimo decennio si sono succedute diverse fasi caratterizzate da alterne vicende di scambi e prezzi.
– Fino al 2005, e dagli inizi degli anni 2000, i tassi di variazione hanno mostrato crescita di analoga intensità per compravendite e prezzi.
– Dal 2006 i volumi delle compravendite di abitazioni subiscono una decisa flessione mentre i prezzi proseguono al rialzo, anche se con tassi in rallentamento, fino al 2008.
– Nel 2009, mentre le compravendite alternano semestri di perdita a lievi rialzi, i prezzi si attestano su valori stazionari.
– Nel 1° semestre 2012, una forte contrazione delle compravendite, che riduce gli scambi di quasi un quarto rispetto al 2011, si riflette sui prezzi con un primo segno più deciso al ribasso.
Seguono semestri negativi, sia per le compravendite sia per i prezzi, fino al 2014, anno in cui solo gli scambi di abitazioni tornano a risalire.
Nel complesso – rispetto al valore massimo raggiunto dall’indice dei prezzi nel 2° semestre 2011 (pari a 130,0) – al 1° semestre 2015 i prezzi sono scesi del 14,4%. Nello stesso periodo le compravendite di abitazioni si sono ridotte del 29,6%.
Ovviamente si tratta di un andamento dei prezzi su base nazionale ed è noto che vi siano ampie variabilità in ambito locale e sub-comunale.
N.b: a partire dal 2012 l’ISTAT, nell’ambito del programma EUROSTAT, pubblica l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB).
L’attuale procedura di produzione dell’indice beneficia della collaborazione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Con lo scopo di fornire una lettura più completa delle dinamiche che hanno caratterizzato il mercato immobiliare residenziale nell’ultimo decennio è stata effettuata un’analisi comparata degli andamenti dei volumi delle compravendite di abitazioni e dei relativi prezzi di scambio.