Mercato immobiliare: compravendite in moderato aumento nei prossimi anni, ma prezzi fermi


Il settore immobiliare è previsto in ripresa nei prossimi 3-5 anni, mentre è indicato ancora stabile per il prossimo anno, con compravendite in moderato aumento nel comparto residenziale.
I prezzi, invece, è previsto rimangano fermi.

Il tutto è ancora condizionato dal forte impatto che la pandemia ha avuto e continua ad avere nel 2020, anche se le previsioni per il futuro sono in generale più ottimistiche.
Con un sistema economico che dovrebbe migliorare leggermente sia nel 2021 sia nel corso dei prossimi 3-5 anni.

È la sintesi delle previsioni degli oltre 200 imprenditori e manager, che si sono incontrati al 28° Forum organizzato da Scenari Immobiliari a Santa Margherita Ligure, lo scorso fine settimana.


Gli investimenti privilegeranno il residenziale:
Il mercato immobiliare italiano, secondo il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, non smetterà di attrarre investimenti che nel 2021 privilegeranno in particolare i settori residenziale, logistico/industriale e terziario.
A Milano, così come a Roma, dove anche i mercati di nicchia si ritaglieranno una buona fetta del totale.

Dal sondaggio, in particolare, è emerso che l’eredità della crisi sanitaria si concretizzerà in un riequilibrio dei valori immobiliari, con un calo dei rendimenti sul breve periodo e più investimenti sul lungo.
Oltre alla realizzazione di nuove modalità di progettazione degli immobili, con una maggiore attenzione per la qualità del costruito in termini di comfort, ampiezza vani, spazi intermedi.

I costruttori dovranno ripensare abitazioni e uffici:
Specularmente, secondo gli esperti del settore, verranno penalizzati gli immobili in cattive condizioni, con conseguente aumento sul mercato di quelli in disuso (e una probabile correzione delle quotazioni in questa fascia).
Gli uffici, inoltre, dovranno essere ripensati in chiave smart working, sottolineando ancora di più la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Ci sarà un evidente rallentamento dell’attività fino all’esaurirsi della pandemia – ha affermato ancora Breglia – dopo di che il mercato vivrà un forte rimbalzo.
Previsioni che si sposano con quelle più macro, che mettono in conto sul medio termine il recupero della fiducia unito ad un aumento del reddito.

Gli operatori prevedono la ripresa nel 2021:
Tornando al sondaggio tra gli addetti ai lavori, quasi la metà (44%) degli imprenditori e manager intervistati durante il Forum di Scenari Immobiliari prevede che il sistema economico italiano migliorerà leggermente nel corso del prossimo anno, mentre poco meno di un terzo (30%) stima un suo leggero peggioramento.

Aumentano invece gli ottimisti nel medio periodo (3-5 anni): più di 5 su 10 degli intervistati ipotizzano un piccolo miglioramento, mentre 2 su 10 una certa stabilità.

Scenario più roseo per il prossimi 3-5 anni:
Scendendo nel dettaglio, dalla ricerca emerge che se per il 2021 le previsioni di oltre un quarto degli intervistati (26%) punta a un lieve miglioramento dell’industria immobiliare, privilegiando in oltre il 40% dei casi una certa stabilità, per i prossimi 3-5 anni gli scenari ipotizzati sono più rosei.
Ed in quasi il 60% dei casi vede un piccolo miglioramento, con la stabilità che scende a valori attorno al 25%.

La maggioranza (44%) si esprime verso un rialzo moderato delle vendite residenziali nel 2021 e solo un 34% le vede stabili.

Sul fronte dei prezzi, invece, prevale la cautela che in 4 casi su 10 si traduce in una previsione di stabilità, con una marginalità (2 casi su 10) che ipotizza un incremento moderato.


Fonte: mutuionline.it – 18 settembre 2020