
Il mercato immobiliare italiano ha mostrato un crescente dinamismo nel secondo trimestre del 2025, con un aumento del +1,5% dei prezzi richiesti negli annunci di vendita delle abitazioni “usate” presenti nel sito del portale immobiliare Idealista.
Portando il valore medio nazionale a 1.828 euro al metro quadro.
Questa variazione, calcolata confrontando i valori di fine giugno con quelli di fine marzo, conferma inoltre un nuovo dinamismo rispetto alla sostanziale stabilità registrata su base annua (+0,4%) e al più contenuto incremento mensile (+0,2%).
L’andamento dei prezzi nei capoluoghi:
Il 76% dei capoluoghi italiani registra un aumento dei prezzi, con performance positive a Roma (+2,9% su marzo, +6,8% rispetto a giugno 2024) e Milano (+2,4%, sia rispetto a marzo 2025 che giugno 2024).
Per fornire un quadro chiaro delle dinamiche locali, ecco i dati principali:
- Maggiori rialzi trimestrali: Rovigo (+7,4%), Como e Udine (entrambe +5,6%).
- Maggiori ribassi trimestrali: Agrigento (-3,6%), Caltanissetta (-3,1%) e L’Aquila (-2,5%).
Milano si conferma la città più cara d’Italia, con un prezzo medio di 5.104 euro/mq, seguita da Venezia (4.642 euro/mq) e Bolzano (4.619 euro/mq).
All’estremo opposto, le città più economiche risulterebbero essere Caltanissetta (675 euro/mq), Ragusa (707 euro/mq) e Biella (775 euro/mq).
Il trend nelle province italiane:
La tendenza positiva si estende a livello provinciale, con 78 aree su 106 che mostrano un aumento dei prezzi.
Ecco una sintesi delle performance evidenziate nel report:
- Province con la crescita più alta: Gorizia (+5,7%), seguita da Milano, Firenze e Sondrio (tutte a +3,9%).
- Province con il calo più marcato: Isernia (-7,7%), Belluno (-2,7%) e Barletta-Andria-Trani (-1,7%).
La provincia di Bolzano (4.505 euro/mq) si conferma la più costosa, seguita da Milano (3.601 euro/mq), mentre le aree più accessibili per l’acquisto di un immobile sono Biella (612 euro/mq) e Caltanissetta (643 euro/mq).
La situazione a livello regionale:
Ben 16 regioni su 20 registrano un aumento dei valori immobiliari, con la Lombardia a guidare la classifica (+4,4%), seguita dalla Sardegna (+3,3%) e Friuli-Venezia Giulia (+2,3%).
Solo quattro regioni, inoltre, hanno mostrato un segno negativo, con i cali più evidenti in Valle d’Aosta (-1,3%) e Basilicata (-1,2%).
Dal punto di vista dei valori assoluti, il Trentino-Alto Adige (3.152 euro/mq) si conferma la regione più cara, mentre la Calabria (911 euro/mq) e il Molise (925 euro/mq) risultano essere le più economiche.
Ottimismo guidato dal taglio dei tassi:
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, il mercato sta vivendo una fase di rinnovato ottimismo, con il taglio dei tassi da parte della BCE che ha agito da catalizzatore, migliorando il sentiment degli acquirenti.
Con i tassi sui mutui in calo e prezzi ancora relativamente stabili, ha aggiunto, si stanno creando le condizioni ideali per una forte ripresa delle compravendite e dei valori immobiliari nella seconda metà dell’anno.
Note sulla metodologia di analisi:
Questi alcuni dei criteri adottati, per garantire la massima accuratezza dei dati:
- Esclusione delle aste immobiliari, per non falsare i dati con prezzi che non rappresentano il reale valore di mercato.
- Utilizzo del valore mediano (invece della media), per ottenere un indice più stabile, non distorto da valori eccezionalmente alti o bassi.
- Selezione di annunci attivi, scartando quelli senza interazioni da lungo tempo per analizzare solo immobili realmente sul mercato.
Come interpretare questi dati?
È fondamentale ricordare che questi dati riflettono il sentiment dei venditori, ovvero l’andamento dell’offerta di mercato.
Sarà importante monitorare come questi prezzi richiesti possano tradursi in scambi effettivi, in termini di volumi di vendita e prezzi reali di mercato.
Fonte: Idealista – 1 luglio 2025
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