
Negli ultimi dieci anni, l’importo medio erogato per i mutui in Italia ha subito un notevole incremento, con un aumento di 31.100 euro.
Questo dato, rilevato dall’Osservatorio di MutuiOnline.it, evidenzia una tendenza significativa nel mercato immobiliare, influenzata da molteplici fattori economici e sociali.
Importi in crescita:
Dal 2015 al 2025, la somma media richiesta per i mutui è aumentata di 27.000 euro:
- Richieste in aumento: nel 2015, la somma media richiesta per un mutuo si attestava sui 118.400 euro, mentre, a fine gennaio 2025, è salita a 145.400 euro.
- Erogazioni in crescita: l’importo medio effettivamente concesso dalle banche, è passato dai 110.600 euro nel 2015 ai 141.700 euro nel 2025, con un aumento quindi di 31.100 euro.
Questo incremento riflette non solo l’aumento dei prezzi degli immobili, ma anche una maggiore propensione all’acquisto di abitazioni più spaziose e confortevoli.
L’impatto della pandemia sul mercato dei mutui:
La pandemia da Covid-19 ha segnato uno spartiacque nel settore dei mutui.
Sebbene l’incremento nell’importo medio richiesto sia stato contenuto (+3.600 euro tra il 2019 e il 2022), la somma media erogata ha visto un aumento di 12.500 euro nello stesso periodo.
Questo fenomeno è probabilmente attribuibile anche alla ricerca di spazi abitativi più ampi ed alla necessità di adattare gli spazi al lavoro da remoto.
Tassi in calo e aumento delle richieste:
Dopo un 2023 caratterizzato da un calo dell’importo richiesto a causa dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, nel 2024 si è assistito a una discesa dei tassi e, contestualmente, a una crescita dell’importo medio dei mutui erogati e richiesti.
A gennaio 2025 i migliori tassi per i mutui a 20 e 30 anni, sono stati:
- Tasso fisso: 2,45%;
- Tasso variabile: 3,26%
Questi dati confermano la reattività del mercato immobiliare alle variazioni dei tassi di interesse, rappresentando condizioni favorevoli che potrebbero incentivare molti a concretizzare il sogno di avere un’abitazione di proprietà.
Andamento dei tassi, tra previsioni e incertezze:
Gli analisti prevedono un ulteriore taglio di 25 punti base da parte della BCE in questo mese ed una riduzione complessiva di 75 punti base nel 2025.
Tuttavia, questo percorso sarà fortemente condizionato dall’instabilità dello scenario internazionale, con tensioni geopolitiche, preoccupazioni sulla politica fiscale nell’area euro e attriti commerciali globali (evidenziati nei verbali della BCE di gennaio 2025) che potrebbero rappresentare rischi significativi.
La BCE si troverà, quindi, a dover bilanciare le previsioni di crescita economica con la necessità di controllare l’inflazione, in un contesto globale di elevata incertezza che potrebbe influire sul percorso previsto.
Nel tentativo di trovare il giusto equilibrio tra il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita economica.
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